WASHINGTON – Donald Trump non gode dell’immunità presidenziale e può essere processato per i suoi presunti tentativi di ribaltare il voto nel 2020, culminati nell’assalto a Capitol Hill. La Corte di appello federale di Washington infligge un duro colpo al tycoon, che non ci sta e preannuncia un ulteriore ricorso destinato ad arrivare alla Corte suprema.
Secondo la sua difesa, Trump non dovrebbe essere processato, in quanto all’epoca dei fatti era protetto dall’immunità presidenziale. Ma il verdetto dei tre giudici della Corte d’appello è unanime: “Per gli scopi di questo caso, l’ex presidente Trump è diventato il cittadino Trump”. Nonostante i privilegi di cui godeva in quanto presidente, ora il tycoon è soggetto al codice penale come ogni americano. Donald Trump, ora, ha tempo fino al prossimo 12 febbraio per fare ricorso alla Corte suprema.
L’obiettivo di Trump, ormai vicino alla nomination repubblicana per la corsa alla Casa Bianca, è di rallentare tutti i processi. Se vince le elezioni presidenziali, infatti, il suo ministro della Giustizia potrà far cadere le accuse. Tuttavia, al momento tutto passa in mano alla Corte suprema che dovrà decidere sull’immunità. Se i giudici accettano, il processo a Washington resterà in sospeso per mesi. Se rifiutano, potrebbe iniziare in primavera o all’inizio dell’estate. E, quindi, prima delle presidenziali.
L’impeachment del segretario degli Interni statunitense
Nel frattempo, alla Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti, i Repubblicani nelle prossime ore voteranno di nuovo per l’impeachment contro il segretario degli Interni, Alejandro Mayorkas. Secondo il Gop, Mayorkas si sarebbe rifiutato di far rispettare la legge in materia di immigrazione non applicando alcune misure decise dall’amministrazione dell’ex presidente Donald Trump. Violazioni che, martedì 6 febbraio, la Camera Usa ha respinto, bocciando la richiesta di impeachment. Secondo i repubblicani, questa volta a fare la differenza sarà il voto del leader della maggioranza Steve Scalise che alla prima consultazione non era presente per i postumi di un intervento.
Biden verso il trionfo in Nevada
La corsa alla Casa Bianca, intanto, continua con una conferma. ll presidente statunitense Joe Biden si prepara al trionfo alle primarie democratiche nello Stato del Nevada, dove ha finora ottenuto almeno il 90% delle preferenze con il 64% dei voti scrutinati.