Inizia molto male la settimana degli scambi azionari italiani. La Borsa di Milano apre in forte calo. Oggi il Ftse Mib ha iniziato le confrattazioni con un calo del 3,02, flessione confermata anche nelle ore successive. L’unica che riesce a contenere le perdite al momento è Londra che al momento viaggia intorno al -0,6%. Male anche Parigi con un tonfo all’apertura del 3,48%, seguita da Francoforte che scende del 3,07%.
Pessimo inizio settimana anche in Asia. A Hong Kong spinta dalle preoccupazioni crescenti sull’aumento delle tensioni tra Cina e Stati Uniti sull’epidemia di Coronavirus l’indice Hang Seng è perde il 3,04%. L’ipotesi di nuovi dazi frenano anche il settore dell’automobile con Fca che sta perdendo il 4,8%, Ferrari, anch’essa in calo del 4%, e Brembo, che segna un -1,5%. Infine l’indice Atlantia è stato sospeso al ribasso (-5,82% teorico).
Pesa sicuramente sui listini la performance negativa del petrolio. A Piazza Affari soffrono tutti i titoli del greggio: Tenaris (-5,2%), Eni (-4,1%) e Saipem (-2,6%). Oggi il greggio Wti del Texas lascia sul terreno il 7%, annullando i rialzi degli ultimi tre giorni dopo la decisione di un taglio alla produzione. Prevale quindi il pessimismo riguardo all’eccesso di offerta e di scorte. Molte delle attività produttive continuano infatti ad essere paralizzate a causa dei lockdown imposti dai governi per fronteggiare la pandemia Codvid-19.
Preoccupa per l’Italia la risalita del differenziale tra Btp decennali italiani e Bund tedeschi. Lo spread è in risalita a 239 punti base. Andamento negativo anche per le banche: Unicredit (-3,3%), Intesa (-3%), Ubi (-2,7%), Banco Bpm (-1%) e Bper (-0,5%). Bene invece Diasorin (+1,2%). La società con sede nella provincia di Vercelli che è alle prese con la ricerca del vaccino e delle cure per contrastare l’avanzamento della pandemia.