Sono scattati alla mezzanotte americana i dazi di Donald Trump, con le misure economiche che colpiranno principalmente i prodotti made in Europe. Uno dei Paesi maggiormente coinvolti da queste imposte è proprio l’Italia, con i dazi che colpiranno principalmente i prodotti caseari, in particolare il parmigiano e il pecorino. Non solo il Belpaese, ma anche la Francia, la Grecia e la Scozia sono tra le Nazioni maggiormente coinvolte dai dazi.
La morsa degli Stati Uniti sull’Europa coinvolge gran parte delle importazioni, per un ammontare complessivo di 7,5 miliardi di dollari. La nuova ondata di misure è strettamente legata al verdetto dell’Organizzazione mondiale del commercio (OMC), che ha giudicato illegali alcuni aiuti pubblici erogati dall’Ue ad Airbus. Al momento non si esclude una possibile reazione da parte dell’Europa, in quanto si attende un altro verdetto della OMC sugli aiuti illegali al colosso americano dell’aviazione Boeing.
L’introduzione dei dazi potrebbe comportare un drastico calo delle vendite dei prodotti agroalimentari Made in Italy. L’allarme è di Coldiretti, che in occasione dell’entrata in vigore delle nuove misure economiche ha stimato una diminuzione del 20% degli introiti derivanti dalla vendita dei prodotti italiani. Nella blacklist americana sono presenti beni alimentari nostrani di qualunque genere, per un valore complessivo di esportazioni di circa mezzo miliardo di euro.
“A beneficiare della situazione – spiega Coldiretti – è la lobby dell’industria casearia americana (CCFN)”. La risposta arriva dal consigliere economico di Trump, Larry Kudlow, che si è espresso dicendo che “il presidente Usa esaminerà le istanze dell’Italia”. Lo stesso Kudlow era presente all’incontro tra l’inquilino della Casa Bianca e il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.