NEWS ANSA

Sito aggiornato alle 13:19 del 21 novembre 2024

HomeEsteri Scambio prigionieri tra Russia e Stati Uniti, Brittney Griner è libera

Scambio di prigionieri
tra Russia e Stati Uniti
La cestista Griner è libera

Peskov: "Le relazioni diplomatiche

bilaterali sull'Ucraina restano tese"

di Maddalena Lai09 Dicembre 2022
09 Dicembre 2022

Nessun passo avanti verso il superamento della crisi nelle relazioni bilaterali tra Russia e Stati Uniti. È il chiaro riscontro restituito dal portavoce del Cremlino Dimitri Peskov a fronte dello scambio tra prigionieri che ha interessato la campionessa americana Brittney Griner – atterrata poco fa in Texas – e il trafficante d’armi russo Viktor Bout. I colloqui, ha ribadito Peskov in un’intervista al quotidiano Izvestia “hanno riguardato esclusivamente questa materia”, aggiungendo che le relazioni diplomatiche continuano “a rimanere in uno stato triste”.

Lo scambio dei prigionieri è avvenuto nell’aeroporto di Abu Dhabi. Brittney Griner, cestista americana, era stata arrestata il 17 febbraio scorso, quando, nella perquisizione dei suoi bagagli, erano state rinvenute delle cartucce per vaporizzatore a base di olio di cannabis – sostanza legale in Usa, ma illegale in Russia-, mentre Viktor Bout, ex colonnello dell’Armata Rossa e trafficante d’armi, era detenuto in un carcere dell’Illinois dal 2008.

Il governo americano, tuttavia, non ha ottenuto la scarcerazione dell’ex marine Paul Wheelan, recluso in Russia dal dicembre 2018 e condannato a 16 anni di carcere con l’accusa di spionaggio. Sulla mancata scarcerazione di Wheelan, è arrivata la durissima critica di Donald Trump, che sul social Truth, ha definito la transazione con la Russia “totalmente a senso unico”, aggiungendo che non includervi l’ex marine è “uno stupido e antipatriottico imbarazzo per gli Usa”. Una fonte autorevole della Casa Bianca ha replicato alle accuse dell’ex presidente, evidenziando che “non era la situazione in cui potevamo scegliere chi portare a casa. Avevamo la scelta se portare a casa Brittney Griner o non portare nessuno”.

Sebbene lo scambio dei prigionieri possa leggersi positivamente nell’ottica di future e possibili trattative diplomatiche, lo scambio di Viktor Bout, uno dei più pericolosi trafficanti d’armi al mondo, con Griner è al tempo stesso una sconfitta diplomatica per gli Stati Uniti, costretti a cedere alle richieste del Cremlino.

Ti potrebbe interessare

logo ansa
fondazione roma
Carlo Chianura
Direttore delle testate e dei laboratori
Fabio Zavattaro
Direttore scientifico
@Designed & Developed by Bedig