L’ex capo dello stato francese, Nicolas Sarkozy, è stato rinviato a giudizio per finanziamento illecito in riferimento alla campagna elettorale per le presidenziali del 2012. Coinvolti altri 13 imputati con l’accusa di aver superato il limite consentito di spese elettorali, fissato in 22,5 milioni di euro.
L’inchiesta “Bygmalion”, dal nome della società alla quale venivano intestate le false fatture, è stata aperta nel 2014 ed è coordinata dal giudice Serge Tournaire. Come scritto oggi dal quotidiano francese Le Figaro, le accuse sono pesanti: «falso o contraffazione», «appropriazione indebita o occultamento», «frode o complicità» e «complicità nel finanziamento illecito della campagna elettorale». La magistratura d’oltralpe sospetta che gli imputati abbiano partecipalo alla creazione di sistema di fatture false, pari a circa 15 milioni di euro, messe a bilancio del partito francese “Union pour un mouvement populaire” per l’organizzazione delle presidenziali 2012. Sono coinvolti ex dirigenti dell’Ump, funzionari della campagna elettorale e responsabili della società della comunicazione Bygmalion.
Nicolas Sarkozy è accusato di aver sostenuto spese aggiuntive ignorando consapevolmente il limite di bilancio, ma non è sospettato di essere a conoscenza del sistema di fatture false.