“In molti nutrono il dubbio che senza il Salvini di turno una certa sinistra tenda ad assopirsi. E con lei la società che quella sinistra è in grado di esprimere soltanto a parole”. È per smentire questa convinzione che Mattia Santori, uno dei fondatori delle Sardine, vuole far sentire la presenza del movimento in un momento difficile per il Paese, scosso dall’emergenza sanitaria ed economica del Covid-19.
L’occasione per tornare in piazza, anche se in maniera diversa, è il flash mob – crowdfunding “6.000 piantine – fotosintesi per la cultura”, organizzato il prossimo weekend a Bologna. L’evento è riservato a piante e fiori, non a persone, per evitare assembramenti: appuntamento fissato a Piazza Maggiore dalle ore 9 di sabato alle 18 di domenica 17. “Sarà un crowdfunding vegetale per click veloci: 48 ore per acquistare 6.000 piante – dice Santori – con l’idea di sostenere un’estate di prossimità, nei rioni, nei teatri di quartiere, dando un luogo agli artisti che oggi non sanno dove e come esibirsi” e un’opportunità “alle famiglie e ai giovani che non sanno più come intrattenersi e ritrovarsi”.
“L’idea delle sardine” ricorda poi Santori “è nata nel momento in cui parte del Senato non si alzava ad applaudire Liliana Segre, nel momento in cui andava di moda chiudere i porti e si riempiva il web di filo spinato. Sette mesi dopo il Parlamento è simbolicamente occupato; il populismo soffia sul disagio, legittimo, dei commercianti; gli interessi economici tornano a prendere il sopravvento; i governatori di destra giocano a chi fa lo sgambetto più fastidioso a Conte. C’è chi urla, chi insulta, chi mistifica la realtà a proprio piacimento”. Con questo flashmob l’idea è anche quella di capire se c’è “un pubblico interessato ad un altro tipo di spettacolo”.