Non esiste nessun conflitto di interessi per Claudio Baglioni. A una settimana dall’inizio di Sanremo, la Rai sgombra il campo dalle polemiche sul presunto ‘cerchio magico’ del direttore artistico del festival. Una questione emersa già nel 2018 e finita nel mirino dei Cinque Stelle: il capogruppo in Vigilanza Gianluigi Paragone ha annunciato un’interrogazione all’ad Fabrizio Salini e al direttore di Rai1 Teresa De Santis.
“L’esclusione di qualsiasi conflitto di interessi – hanno spiegato fonti Rai nella serata di ieri – è una condizione imprescindibile per la stipula di tutti i contratti di collaborazione”, questo vale ovviamente “anche per Baglioni”. Nell’accordo, viene spiegato, “il direttore artistico dichiara infatti di avere un contratto di natura editoriale con una etichetta discografica, la Sony Music, ed uno per la realizzazione di spettacoli musicali dal vivo, prodotti e commercializzati dalla F&P Group srl e dalla Friends & Partners spa”.
Quanto agli ospiti, fanno notare ancora fonti dell’azienda, F&P “non cura il management di nessuno degli artisti presenti a Sanremo, ma soltanto gli eventi live di alcuni di loro”. Inoltre, nonostante il mercato musicale italiano sia dominato un gruppo ristretto di società, “il 37% degli artisti in gara sono prodotti da aziende indipendenti”, sottolineano da Viale Mazzini. A garantire infine “la trasparenza e l’imparzialità” delle scelte è “la caratura artistica e professionale di Baglioni”.
Sul tema è tornato ieri sera Striscia la Notizia, su canale 5: “Antonello Venditti, Elisa, Ligabue e Alessandra Amoroso sono legati alla F&P, mentre le indiscrezioni su eventuali altri ospiti parlano di Umberto Tozzi, Raf, Fiorella Mannoia e Pio e Amedeo. Tutti quanti della stessa azienda e molti di loro presenti alle nozze di Ferdinando Salzano – numero uno di F&P – di cui Baglioni è stato testimone”.