Più spazio allo show rispetto alle canzoni, con 12 artisti in gara sui 24 totali. È questo il dato chiave della seconda serata di Sanremo, vista da 9 milioni 144 mila persone (pari al 47.3% di share), in linea con il 2018.
Un risultato positivo, dal momento che solitamente vi è un calo fisiologico tra apertura e seconda serata: lo scorso anno il calo fu di 4,4 punti di share, quest’anno si è ridotto al 2,8. Merito soprattutto del duetto Mannoia-Baglioni con Quello che le donne non dicono, a cui il pubblico dell’Ariston ha regalato una standing ovation, e dell’esibizione irriverente del duo comico pugliese Pio e Amedeo, che hanno ironizzato su Salvini, Pd e Berlusconi, suscitando le risate del pubblico.
Una standing ovation anche per Pippo Baudo: “Quando mi chiedono: perché hai questa voglia di apparire? Io rispondo: come si fa a rinunciare a questo affetto?”, dice il conduttore.
Se la prima serata era stato l’attore Pierfrancesco Favino a tornare là dove aveva condotto, nella seconda è toccato a Michelle Hunziker, che ritrova Bisio 16 anni dopo Zelig. Sul palco dell’Ariston è show: sul filo della satira, i due si scatenano su una cover della Lega dell’amore di Elio e le Storie Tese.
Tra gli ospiti anche il cantante Marco Mengoni, che incanta l’Ariston. Prima duetta con Tom Walker in Hola, poi si commuove accennando L’essenziale – il brano che gli valse la vittoria nel 2013 – con Baglioni al pianoforte. Da applausi anche lo show di Virginia Raffaele nella parodia di Habanera.
Potenza vocale e presenza scenica per Loredana Bertè: la sua Cosa ti aspetti da me merita il tributo del pubblico in piedi. Per le interpretazioni convincono il Volo e Achille Lauro, mentre Arisa sbaglia durante l’esecuzione di Mi sento bene. Ma la cantante genovese resta pur sempre tra le favorite per la vittoria finale.