Da uno dei nostri inviati a Sanremo. Dieci big, quattro giovani e tanti ospiti di qualità che, a tratti, rischiano di oscurare la competizione: da Gino Paoli a i Negramaro, passando per Virginia Raffaele e James Taylor. A convincere di più i giornalisti della sala stampa sono stati Gazzè, Lo stato sociale e la coppia Moro-Meta, ufficialmente riammessa in gara dopo due giorni di polemiche. Nella parte bassa, invece, Caccamo, Biondi, Facchinetti-Fogli e Noemi. Questa sera tutti in scena per i duetti.
IL RACCONTO – Il direttore artistico Claudio Baglioni decide di animare l’apertura della terza serata con uno dei suoi grandi successi, “Via”. L’atmosfera è calda, si comincia con la sfida dei giovani. Apre Mudimbi, rapper di origini congolesi ma nato a San Benedetto del Tronto: il suo pezzo, “Il mago”, contagia subito, e lui tiene il palco come un veterano. Un talento che potrà far parlare di sé. I ritmi della sfida sono serratissimi: è subito il turno di Eva Pevarello, vecchia conoscenza di X-Factor, con il suo pezzo melodico “Cosa ti salverà”. Il rap con forti venature pop de “Il ballo delle incertezze” di Ultimo ha ritmo, spessore e grinta, confermandosi così uno dei favoriti per la vittoria finale. Alle 21.25, dopo l’esibizione di Leonardo Monteiro, la sfida dei giovani si è già conclusa. La classifica: a convincere meno la giuria demoscopica è Monteiro, al terzo posto Eva, medaglia d’argento per Ultimo, primo Mudimbi. Oggi per le nuove proposte sarà tempo di verdetto finale.
Si volta pagina. Spazio ad altri dieci big: si comincia con il classicissimo Giovanni Caccamo, che dimostra anche al secondo ascolto di non aver azzeccato il pezzo. Poi è la volta dello Stato sociale: la band bolognese di “Una vita in vacanza” infiamma la sala stampa dell’Ariston. La denuncia sociale in chiave ironica funziona, nonostante le imprecisioni vocali. La prima pausa dalla gara musicale arriva alle 22, ed è una sorpresa: tra il pubblico c’è Virginia Raffaele, che ci regala un quarto d’ora di grande comicità. Lo scambio con Baglioni, preso in giro per la sua età, è uno spasso. Lui ci sta e si fa coinvolgere, lei si conferma una showgirl completa come poche.
Si torna a cantare con i Negramaro, primi ospiti musicali della serata. La voce di Giuliano Sangiorgi si sposa alla perfezione con quella di Baglioni, in un duetto riuscitissimo sulle note di “Poster”. Parallelamente procedono senza particolari sussulti le esibizioni dei dieci big. O almeno fino all’arrivo di Moro e Meta: i due, un po’ tesi, cantano bene. Alla fine si abbracciano.
Voce e chitarra. Bastano questi due strumenti a James Taylor per dare un tocco di classe alla serata. Con Giorgia e l’orchestra, poi, l’ospite internazionale realizza un’originale versione di “You’ve got a friend”. Per assistere a uno dei momenti più alti di tutto il Festival, invece, bisogna aspettare la mezzanotte: Gino Paoli e Claudio Baglioni insieme. Il piano di Danilo Rea. Si va dall’omaggio a Umberto Bindi con “Il nostro concerto” a “Una lunga storia d’amore”: standing ovation. Per chiudere la serata, terminata anche stavolta oltre l’una, arriva Nino Frassica, e con lui si ride di cuore.