PECHINO – Sam Altman, 38enne nativo di Chicago, torna alla guida di OpenAI, la startup di cui è co-fondatore. L’ufficialità è arrivata tramite i social, con Altman che sul suo account X ha annunciato di aver ricevuto il sostegno del capo di Microsoft, Satya Nadella, per guidare nuovamente OpenAI. Pochi giorni fa, lo stesso Altman era stato licenziato dal consiglio d’amministrazione della startup statunitense che si occupa di intelligenza artificiale.
Adesso, con il suo ritorno, si prospetta una ricostruzione parziale del Cda che lo aveva messo alla porta: Bret Taylor, ex co-Ceo di Salesforce, impresa di cloud computing, e l’ex segretario al Tesoro Usa, Larry Summers, si uniranno al Ceo e attuale direttore di Quora, Adam D’Angelo. “Con il nuovo consiglio e il supporto di Satya, non vedo l’ora di tornare a OpenAI e di consolidare la nostra forte partnership con Microsoft”, ha dichiarato Altman. Dal canto suo, il numero uno dell’azienda fondata da Bill Gates ha affermato che avere di nuovo il 38enne alla guida di OpenAI è “un primo passo essenziale verso una governance più stabile”.
Altman è tornato a OpenAI dopo una settimana a dir poco turbolenta. Il 38enne, infatti, aveva inizialmente accettato di passare a Microsoft, finanziatore della startup di intelligenza artificiale, per dirigere un nuovo gruppo di ricerca del colosso con sede a Redmond. A questa scelta ha fatto seguito il rifiuto da parte del Cda di OpenAI del suo primo tentativo di tornare, domenica scorsa, e la nomina dell’ex capo di Twitch, Emmett Shear, come Ceo ad interim. Tuttavia, si erano creati pesanti malumori interni, con quasi tutti gli oltre 700 dipendenti di OpenAI che avevano minacciato di andarsene, a meno che il Consiglio non si fosse dimesso e avesse reintegrato Altman e Greg Brockman, presidente della startup, come alla fine è stato.