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HomePolitica Salvini polemizza con Letta sullo ius soli: “Esordio kamikaze”

Letta divide la maggioranza
Salvini boccia lo ius soli
Renzi: "Scelta equilibrata"

Il Pd applaude ma "la linea non cambia"

Veltroni chiede una sinistra unita

di Gabriele Crispo16 Marzo 2021
16 Marzo 2021

Per Matteo Salvini il discorso di insediamento  di Enrico Letta alla segreteria del Partito Democratico rischia di rompere gli equilibri nella maggioranza. Il leader della Lega è un fiume in piena, tra dichiarazioni e post social. E condivide sui social un post di Daniele Capezzone: quello del neosegretario dem è un “esordio esplosivo, nel senso di kamikaze politico”. E dichiara che Letta “forse vuol far cadere il governo”.  Lo dice a chiunque e lo scrive dovunque. “In un momento di difficoltà per gli italiani”, per il leader della Lega quella di Letta sullo ius soli è una dichiarazione che rischia di minare le fondamenta dell’esecutivo. Salvini elenca le difficoltà degli italiani. Le elenca in ordine: scuole e asili chiusi, fabbriche in difficoltà e italiani con problemi di salute fisica e mentale. Letta invece vuole occuparsi di “regalare la cittadinanza ai migranti”. Per Salvini quella di Letta sullo ius soli, è una priorità che può permettersi “solo uno che arriva da Parigi o da Marte”.

Ma critiche velate e implicite al Pd, più che a Letta, arrivano anche da chi non te le aspetti. A La Stampa Valter Veltroni, dopo aver dichiarato di avere una grande fiducia in Letta, ha sostenuto che “a sinistra bisogna abituarsi a convivere, perché la scelta non può essere unanimismo o scissione”. La sinistra deve tornare unita e deve “pensare agli ultimi”. Letta nel suo discorso di insediamento alla segreteria (evento che ha trovato spazio anche sul Financial Time) apre a tutti, finanche a Matteo Renzi. Il leader di Italia Viva, dopo un silenzio durato oltre un giorno, ha commentato la scelta del Pd, definendola “equilibrata”, aggiungendo che se Letta non dovesse riuscire a risollevare le sorti del partito, nessuno potrà utilizzare Italia Viva “come alibi”.

Il ministro del Lavoro Andrea Orlando  ha ricordato a tutti che con Letta “la linea del Pd non cambia” e quello dello ius soli “è un elemento di buonsenso, anche perché chi non ha diritti rischia di non capire che ha anche dei doveri”.

 

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