Si avvicinano le elezioni europee, in programma il prossimo 23 maggio, ed è tempo di pensare a strategie e possibili alleanze da stringere anche per euroscettici e sovranisti.
In un colloquio avuto con La Stampa, a margine della presentazione del libro di Mario Giordano: “L’Italia non è più italiana”, il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini ha dichiarato di voler “organizzare un incontro, a Milano, con tutti gli alleati della Lega per proporre una riforma dell’Unione”. Quali siano di preciso questi alleati il leader del Carroccio non lo ha specificato, ma c’è un fronte molto ampio di partiti che potrebbe puntare a scalzare l’asse tra popolari e socialisti, creando un gruppo parlamentare rappresentativo delle istanze sovraniste. Tra i possibili aderenti ci sono l’ungherese Viktor Orban, la francese Marine Le Pen, il polacco Jaroslaw Kaczynski, l’olandese Geert Wilders e l’austriaco Heinz-Cristian Strache.
L’obiettivo di questo incontro sarebbe dunque quello di proporre “una nuova Europa delle nazioni”, in netta contrapposizione con la gestione delle politiche comunitarie portate avanti fino ad ora.
Nel colloquio Salvini ha rilanciato la polemica con la Francia, dichiarando che “vuole imporre rigide regole agli altri, ma è la prima ad infrangerle” e che “il caos presente ora in Libia è da attribuire al tentativo francese di sostituire l’Eni con Total”.
Il vicepremier ha poi criticato nuovi e vecchi leader del centrosinistra. “Se la nuova frontiera del Partito Democratico è combattere per lo ius soli ci toccherà governare per cinquant’anni”. Si tratta di una provocazione rivolta indirettamente al neosegretario del Pd Nicola Zingaretti. “Incredibile che sia tornato, complice dei complici” prosegue Salvini riferendosi alla proposta dell’ex presidente del Consiglio Romano Prodi di esporre una bandiera dell’Unione europea sul balcone di ogni casa.