Piena fiducia al leader Matteo Salvini. È questa la posizione del Consiglio Federale della Lega. Il segretario leghista ha il mandato “di lavorare per creare, allargare e potenziare un’alleanza alternativa alla sinistra”. I malumori legati alle turbolente contrattazioni per il Quirinale sembrano essere svaniti di fronte al lungo discorso del leader del Carroccio che ha ribadito la lungimiranza della sua visione politica, nonostante la battaglia per esprimere un Presidente della Repubblica di centrodestra non sia andata a buon fine.
“Sono contento di essere colui che ha messo fine alle ipocrisie – chiosa Salvini – piuttosto che andare avanti con i no reciproci chiediamo un sacrificio a Mattarella, e lo rivendico”. Intanto però nell’alleanza, che lui stesso e il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi vorrebbero diventasse una federazione, q,ualcosa sembra essersi rotto. “Io lavoro per unire, non per dividere” liquida l’ex ministro dell’Interno, riferendosi chiaramente alla pioggia di critiche che continua ad arrivare da Fratelli d’Italia. La spaccatura è netta con Giorgia Meloni che, delusa dall’esito delle votazioni per il Colle, chiude a ogni progetto di coalizione più stretta. Con Berlusconi, invece, sono riprese le trattative anche se ancora rimangono delle ruggini dopo lo stress-test del Quirinale.
Secondo l’ultimo sondaggio di Euromedia Reasearch pubblicato su La Stampa, lo snodo della partita quirinalizia ha delineato uno terremoto nelle preferenze di voto. Matteo Salvini e Giuseppe Conte perdono oltre il 5% dei consensi, giù anche quasi tutti gli altri tra cui Draghi, Di Maio e Berlusconi. A trarne beneficio invece è stata proprio Giorgia Meloni che conquista un altro 2,7%: il suo partito è ora al primo posto nei sondaggi. Nonostante la maggior parte degli italiani sia sicuramente soddisfatta per l’elezione di Sergio Mattarella alla Presidenza della Repubblica, la sensazione avuta è che molti leader politici non abbiano svolto un lavoro all’altezza del proprio ruolo.