Undici anni e quattro mesi di carcere, 50 mila euro di multa, l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e dall’insegnamento, il sequestro di tutti i beni e 15 mila euro di risarcimento per ciascuna delle vittime coinvolte. E’ il conto che la giustizia ha presentato a Fabrizio Pellegrino, 51 anni, ex insegnante di Costigliole Saluzzo, in provincia di Cuneo, ed ex presidente dell’associazione culturale Marcovaldo di Caraglio. L’uomo è in carcere dall’8 agosto con l’accusa di violenza sessuale, prostituzione minorile e pedopornografia. Secondo l’indagine diciannove sarebbero le vittime per fatti che si sarebbero verificati dal 2002 al 2010. Sei di queste si sarebbero costituite parti civili.
La difesa ha sempre sostenuto l’innocenza del professore. “Non ci fu violenza – sostengono – anche se si trattò di minori ci fu libera adesione delle parti lese. Nessuno ha mai contestato all’imputato di obbligare i ragazzi a soggiacere e molti di loro hanno proseguito a incontrarlo da maggiorenni”. Non è dello stesso avviso il giudice del Tribunale di Torino, Cristiano Trevisan, che ha condannato Pellegrino con rito abbreviato dopo aver ricostruito le dinamiche degli abusi e aver esaminato ogni singola denuncia.
Al centro dell’inchiesta ci sarebbero giochi sessuali e soldi offerti ai minorenni che, a quanto sostiene l’accusa, venivano “adescati” nell’abitazione del professore con la scusa di fare uno stage nell’associazione culturale. L’insegnante avrebbe molestato gli allievi registrando ogni immagine e salvandola sul computer. Tutto il materiale pornografico è stato distrutto per ordine del giudice.
Pellegrino ha ascoltato la sentenza in silenzio. Ai suoi legali, prima di essere portato in carcere, ha detto di essere “disperato” per la pena inflitta. Ma il percorso giudiziario è ancora lungo e i suoi avvocati attendono le motivazioni per fare appello.
Maria Lucia Panucci