Corre il prezzo del petrolio in vista della riunione dell’Opec+ di mercoledì prossimo. Le quotazioni WTI e Brent sono in aumento di quasi il 3% sulla scia dell’indiscrezione che l’alleanza dei maggiori produttori di petrolio starebbe considerando di ridurre la produzione di oltre 1 milione di barili al giorno, per rilanciare i prezzi in caduta. Si tratta del più grande taglio dallo scoppio della pandemia di Covid, allo scopo di sostenere le quotazioni e riflettere il rallentamento atteso dell’economia per via della stretta monetaria in corso. La decisione, secondo quanto riferito da alcuni delegati, verrà presa solo mercoledì a Vienna, dove l’Opec+ torna a riunirsi in presenza per la prima volta dopo due anni.
Il gruppo monopolistico petrolifero, capitanato dall’Arabia Saudita, è desideroso di ridurre la produzione sia per sostenere i prezzi, sia per poter mantenere una certa capacità di produzione in riserva. A Vienna andrà in scena il primo incontro fisico tra i vertici dei paesi produttori, allargato anche alla Russia, dal marzo del 2020. I tagli servirebbero a stabilizzare i prezzi, dopo una fase di discesa dopo i picchi registrati in primavera e in mezzo a una forte volatilità, dove le materie energetiche scontano da una parte il rallentamento delle prospettive economiche, ma dall’altra si infiammano a ogni novità geopolitica legata al conflitto in Ucraina.