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Sacerdote ucciso in un bosco a Zagarolo, forse strangolato

di Flavia Testorio20 Aprile 2015
20 Aprile 2015

omicidio_zagarolo-593x443È ancora un mistero la morte di Padre Lanfranco Rossi, il prete 55enne trovato senza vita nel noccioleto della Comunità religiosa di San Feliciano “I ricostruttori della preghiera” di Zagarolo. Il prete viveva lì già da qualche anno e, secondo le ricostruzioni dei fedeli, la notte in cui è stato ucciso sarebbe uscito in piena notte per fare una passeggiata nel terreno che circonda la tenuta. La comunità adesso è sotto sequestro per ordine della procura di Tivoli che coordina le indagini.

Il decesso, secondo la perizia, risale alla notte di sabato 11 aprile, ma il corpo del religioso è stato trovato soltanto la mattina di domenica. A scoprire il cadavere alcuni confratelli, che preoccupati di non averlo visto rientrare nel centro di preghiera, erano andati a cercarlo. Poi nel bosco la tragica scoperta: il corpo di Padre Lanfranco riverso a terra, completamente vestito e con una profonda ferita alla testa. Dai primi accertamenti dei carabinieri del gruppo di Frascati, incaricati di indagare sull’omicidio, è emerso che l’uomo è stato colpito alla nuca con un oggetto contundente e poi strangolato (forse con una cinta). Un particolare, quello del soffocamento, confermato anche dall’autopsia del medico legale.

Sul movente dell’omicidio ancora nessuna certezza. E tra le piste seguite dagli inquirenti spunta anche quella della rapina finita male. Infatti, come raccontano alcuni membri della comunità (interrogati dagli uomini del capitano Angelo Maiello): “nella zona siamo continuamente vittime di furti e rapine specialmente durante la notte. La strada che porta qui al colle è buia – proseguono – e per arrivarci bisogna percorrere un tratto nel bosco”.

Profondamente scossa la comunità. “Una grande tragedia, inspiegabile – ha detto don Roberto Rondanina responsabile dei ” Ricostruttori” – Non posso accettare che sia stato ucciso. Padre Lanfranco oltre ad essere un bravo sacerdote era anche un eccellente teologo e insegnava all’università Gregoriana. Viveva da tempo nella cascina di Colle Labirinto dove passava il suo tempo tra studi cristiani e preghiera”.

La morte di Padre Lanfranco Rossi resta un giallo irrisolto, ma le indagini continuano. Nei prossimi giorni verranno sottoposti ad accertamento alcuni accertamenti anche sui tre teschi umani trovati in casa del sacerdote. Nessun mistero, secondo il direttore e portavoce della comunità: si tratta di reliquie. Ma la procura di Tivoli ci vuole vedere chiaro e ha comunque disposto esami per datare le ossa.

Flavia Testorio

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