L’inchiesta sulle ingerenze russe nella politica americana è un’onda che sale e che potrebbe travolgere l’amministrazione Trump. Stando a quanto riporta la CNN, il procuratore speciale Robert Mueller sta investigando, oltre che su quello che accadde prima e durante la campagna per le presidenziali del 2016, anche sulle pregresse attività imprenditoriali di The Donald in Russia, quando ancora la sua candidatura non era nemmeno all’orizzonte.
Sarebbero tre le persone ”a conoscenza dei fatti’, e proprio a queste tre fonti sarebbero state state poste delle domande anche sulla fase in cui il tycoon avrebbe deciso di candidarsi, oltre che su informazioni che lo riguardavano e di cui i russi erano potenzialmente a conoscenza. Sempre nell’ambito del Russiagate, Hope Hicks, direttrice della comunicazione alla Casa Bianca, è stata sentita per nove ore al Capitol Hill – la sede del Congresso Usa – dalla commissione Intelligence della Camera.
Ma i guai non finiscono. Declassato, ma ancora in carica, il genero e consigliere del presidente Donald Trump, Jared Kushner, resterà al suo posto alla Casa Bianca anche se gli è stato revocato il nullaosta di sicurezza per i dossier ‘top secret’. Ha dichiararlo il vice portavoce della Casa Bianca, Raj Shah alla Cnn. “Sta facendo un grande lavoro per il presidente e continuerà con il suo incarico”. Questo dopo che il Washington Post, citando esponenti Usa a conoscenza di materiale di intelligence, ha raccontato di come i rappresentanti di almeno quattro Paesi – tra cui Emirati Arabi Uniti, Cina, Israele e Messico – abbiano discusso privatamente modi possibili per “manipolare” Kushner allo scopo di trarre vantaggio delle complesse dinamiche relative ai suoi business, delle difficoltà finanziarie e della scarsa esperienza in politica estera.