ODESSA – Mentre la first lady ucraina Olena Zelenska rifiuta l’invito di Washington a partecipare al discorso sullo stato dell’Unione del 7 marzo, a Odessa si segnalano forti esplosioni, proprio durante la visita in città del presidente presidente Volodymyr Zelensky insieme al premier greco Kyriakos Mitsotakis. Le deflagrazioni, che secondo il canale Telegram “War Monitor” sarebbero da attribuire a missili balistici russi, arrivano dopo una notte di raid notturni su diversi bersagli ucraini. Le autorità di Kiev parlano di 42 droni, di cui 38 distrutti dalle forze contraeree. Sette le persone ferite, tra cui un bambino di 10 anni, e diversi i danni riportati dalle infrastrutture ucraine.
Navalnaya lancia il “mezzogiorno contro Putin”
Dall’altra parte del fronte, in Russia, si preparano le elezioni presidenziali in cui Vladimir Putin rimane il candidato favorito. In questo scenario, arriva l’appello di Yulia Navalnaya, la vedova del dissidente russo Aleksej Navalny recentemente deceduto: “Il 17 marzo prossimo, recatevi a votare alle 12”. “Potete scrivere quello che volete sulla scheda – dichiara Navalnaya in un video – l’importante è che non votate per Putin.
Olena Zelenska rifiuta l’invito della Casa Bianca
A Washington, intanto, si chiedono spiegazioni per l’assenza di Olena Zelenska dal discorso sullo stato dell’Unione a cui era stata invitata. Nel discorso il presidente Joe Biden chiarirà, come da tradizione, gli obiettivi dell’agenda di governo oltre a descrivere la condizione sociale ed economica del Paese. Dall’ambasciata dell’Ucraina fanno sapere che “a causa degli eventi previsti nel programma, inclusa la visita a Kiev di bambini provenienti da un orfanotrofio, pianificato da tempo, purtroppo la first lady non potrà prendere parte all’evento”. Non ci sarebbe alcun legame, quindi, con la presenza di Navalnaya.
Kiev: “Non c’entra la presenza di Yulia Navalnaya”
Infatti, secondo quanto riporta il Washington Post, in alcuni ambienti vicini a Kiev non sarebbe piaciuta la presenza di Navalnaya, di cui, in Ucraina, si ricordano soprattutto le controverse affermazioni del marito sull’appartenenza della Crimea alla Russia. In realtà, come riportato sopra, il rifiuto non sarebbe legato a Navalnaya, che ha comunque declinato l’invito e non sarà presente a Washington.