La Corte Costituzionale russa ha dichiarato legittima la norma che prevede la responsabilità penale e il carcere fino a 5 anni per chi viola più volte le regole sulle manifestazioni. La controversa legge risale al 2014 e spedisce in carcere chi non rispetta le regole, chi partecipa alle manifestazioni o a cortei non autorizzati.
Secondo la Corte, la norma è “accettabile se è equivalente al carattere del pericolo pubblico”. È stato quindi respinto il ricorso dell’oppositore Ildar Dadin, che nel dicembre 2015 è stato condannato a tre anni di reclusione, successivamente ridotta a due anni e mezzo, per aver partecipato a diverse manifestazioni non autorizzate. Dal carcere Dadin ha denunciato le continue torture, umiliazioni e minacce di morte rivolte nei suoi confronti. Questa situazione ha portato al suo trasferimento in un altro centro di detenzione, nella regione dell’Altai.