La tensione tra Nato e Russia sotto forma di spionaggio vero e presunto si arricchisce di un nuovo capitolo. Christopher L’Heureux, capo della base Nato di Bemowo Piskie, in Polonia, in una dichiarazione resa al quotidiano americano Wall Street Journal, ha affermato che il suo smartphone e quelli di altri sei soldati sarebbero stati hackerati in modo da rendere sempre individuabile la loro posizione.
L’Hereux ha detto che il suo cellulare è stato oggetto di “osservazione” da parte di un indirizzo IP russo. Lo aveva trovato in modalità “smarrito” dopo un’esercitazione. In seguito, avrebbe scoperto di essere stato da tempo geolocalizzato e seguito dalla Russia. Anche altri ufficiali del suo staff sarebbero stati intercettati in questo modo.
L’attacco informatico non è comunque stato significativo, riferiscono le stesse fonti.