MILANO – La Procura di Milano ha ascoltato questa mattina Licia Ronzulli, senatrice di Forza Italia e vicepresidente del Senato, sentita come persona informata sui fatti sul caso Dossier. L’audizione si è tenuta al quarto piano del Palazzo di Giustizia davanti al pm Francesco De Tommasi della Dda guidata da Marcello Viola, presente in aula, e Alessandra Dolci. Il nome della senatrice era apparso in un’intercettazione agli atti dell’indagine e nonostante non fosse indagata ha voluto chiedere personalmente di essere sentita dai magistrati. Ronzulli ha dichiarato che non aver mai fatto richiesta di alcun dossier, definendo la vicenda un “verminaio inqualificabile”. “Serve un intervento a livello legislativo”, questo l’auspicio della senatrice.
Secondo quanto risulta da un’intercettazione del 19 luglio 2022 Enrico Pazzali, titolare di Equalize, la società al centro dell’indagine, ha detto a Carmine Gallo, ex super poliziotto ai domiciliari, che la Ronzulli avrebbe chiesto della informazioni su Simona Gelpi, preoccupato del fatto che la manager potesse avere un passato come “letterina”. Tranquillizzato in merito da Gallo, Pazzali avrebbe proseguito dicendo “mi arriva, mi arriva dalla Ronzulli, mi fa un po’ paura”. Tutto questo è stato smentito dalla senatrice di Forza Italia che il 4 novembre davanti alla Procura si è dichiarata estranea ai fatti
L’inchiesta riguarda diversi database compromessi che includono sistemi come l’Anagrafe dei conti correnti. il database SDI, i dati fiscali ed altri archivi. Dall’avvio delle indagini la domanda che non trova ancora risposta riguarda il fatto di come mai nessuno si fosse mai reso conto dei continui accessi ai server per curiosare su diversi personaggi del panorama politico e della Magistratura.