Vincere la Champions League. Era questo l’intento con cui un giorno di tre estati fa Andrea Agnelli acquistava Cristiano Ronaldo. Ieri sera, la Juventus è stata eliminata agli ottavi di finale dal Porto. Lo scorso anno stessa sorte con i francesi del Lione. Due edizioni fa, nella prima stagione di Ronaldo a Torino, l’Ajax spense i sogni bianconeri ai quarti di finale. Il bilancio, per una squadra che aveva disputato due finali nei tre anni precedenti, non può che essere negativo.
A differenza delle due precedenti edizioni, nello scontro con i suoi connazionali Cristiano non è pervenuto. All’andata un gol di Chiesa nel finale cementò le speranze juventine di rimonta. Nella partita dell’Allianz Stadium tutti aspettavano Ronaldo, che non solo non ha contribuito ai tentativi offensivi degli uomini di Pirlo, ma ha anche inciso negativamente in difesa. L’immagine della serata è inevitabilmente quella del pallone calciato da Sergio Oliveira che passa sotto le gambe di un impaurito Cristiano in barriera e finisce alle spalle di Szczesny: 2-2 e qualificazione compromessa.
Lo scorso anno, dopo la sconfitta in Francia di febbraio, il portoghese provò a ribaltare la situazione con una doppietta, ma non bastò per evitare la delusione dei ragazzi di Sarri. Due anni fa fu superlativo agli ottavi nel rimontare l’Atletico Madrid con una tripletta e indirizzò i quarti con un gol ad Amsterdam. Mise la firma anche al ritorno, ma non bastò per evitare la rimonta dei lancieri.
I risultati in Champions della Juventus con Ronaldo stridono in confronto ai fondi impiegati per il portoghese che, tra cartellino e ingaggio (31 milioni di euro l’anno), è costato finora 348 milioni di euro. L’investimento di Andrea Agnelli per rendere la sua Juve regina del Continente non ha dato i suoi frutti e, dopo l’ennesima serata storta, anche il portoghese è finito in discussione.