L’edizione primaverile del Romics è tornata nella Capitale. Dal 9 al 12 aprile la Nuova Fiera di Roma apre le porte alla diciassettesima edizione del festival del fumetto, dei giochi e del cinema all’insegna della tradizione quanto della novità.
Gli appuntamenti più curati e appaganti restano sicuramente quelli dedicati ai cosplayer e agli amanti del fumetto, ma le novità apportate dal direttore artistico Sabrina Perucca dimostrano attenzione anche nei confronti delle realtà in espansione. Una su tutte il gioco, a cui è stato dedicato per la prima volta un intero padiglione, il numero 9. Grazie a questa novità, tanto gli amanti del gioco da tavola quanto quelli del videogame si confrontano con un’offerta ben superiore a quella degli anni passati. Appena entrati, i visitatori sono accolti dalla Piazza del Gioco, uno spazio gestito da Dal Tenda in cui è possibile sedersi e provare diversi titoli di table games tra cui anche due anteprime nazionali della neo casa editrice Cosplayou: “Ciak”, il gioco di carte ambientato nel mondo delle produzioni hollywoodiane e “Pizza, spaghetti e mandolino”, un gioco tragicomico che vede protagoniste quattro famiglie italiane in lotta per il dominio della città in cui vivono. Maggiore spazio, nel nuovo padiglione 9, però, è ovviamente dedicato ai giochi di ultima generazione, i videogame: dall’anteprima dell’atteso “Mortal Kombat X”, ai tornei videolucidi dello stand Razer fino alla realtà virtuale dell’ “Oculus Rift”, presentata dal Vigamus, il museo nazionale del videogioco. Tanta attenzione anche agli youtubers, le vere star dei giovani videogiocatori, che saranno presenti in un’area del padiglione a loro dedicata per parlare dei games, ma anche per sfidarsi l’un l’altro a suon di joystick.
All’interno del padiglione 5, il Movie Village, si incontrano invece gli appassionati di cinema. Qui vengono proiettate sequenze di pellicole in uscita nel 2015 e molto attese dal pubblico, come “Ted 2”, “I Minions”, “Jurassic World”, “Fury” e “Mad Max”. Gli stand lasciano a desiderare, non sono vari nel genere e non vanno al di là della vendita di qualche gadget delle saghe cinematografiche più famose. La sfilza di appuntamenti invitanti che affollano il padiglione 5 nei giorni del festival, però, fa riacquistare punti: da citare scuramente i workshop con gli animatori Marco D’Ambros (“Maleficent”, “Exodus”, “Wolverine”, “happy Feet 2”) e Cinzia Angelini (“Il principe d’Egitto”, “Spider-man”, “Kung Fu Panda”, “Il principe d’Egitto”); nonché l’incontro con i doppiatori della serie tv “Il trono di spade”: Letizia Ciampa, Giulia Tarquini e Riccardo Rossi.
Come ogni anno, però, lo spazio più riuscito del festival è sicuramente quello dedicato ai fumetti: il padiglione 7 è il paradiso dei collezionisti che si trovano davanti a decine e decine di stand che comprano e vendono comics, dai grandi classici alle ultime novità; e a tanti spazi in cui è possibile immergersi nella cultura giapponese: dal cibo all’abbigliamento, tutto è ispirato al paese che ha dato i natali ai manga, i fortunati comics asiatici. Quest’anno, poi, c’è una vera chicca: l’esposizione di 150 Okiagari Koboshi, dipinte da artisti provenienti da tutto il mondo. Si tratta di tipiche bamboline nipponiche di cartapesta che, se spinte a terra, si rialzano sempre in piedi, scelte dallo stilista Tadaka Kenzo per sostenere la popolazione di Fukushima e invitarla a rialzarsi dopo il terribile terremoto dell’11 marzo 2011. Tra coloro che si sono prestati all’iniziativa anche diversi italiani, come Rosario Fiorello, Lillo, Bruno Bozzetto, psolo Barbieri, Bruno Brindisi e Silvia Ziche.
Corinna Spirito
