Niente più commercio del sesso nelle strade più trafficate della Capitale, dalla Salaria alla Tiburtina, dalla Palmiro Togliatti a viale Marconi, comprese quelle a ridosso di uffici, abitazioni, chiese e scuole. È in arrivo l’operazione del Campidoglio per arginare il fenomeno della prostituzione, con multe salatissime per i trafficanti e per gli stessi clienti sorpresi a contrattare le prestazioni sessuali. Liberare le strade di Roma dalla prostituzione è un’utopia, ma per il momento, stando all’idea della giunta Marino, è possibile almeno circoscriverla in alcune zone della città – il cosiddetto “Zoning” – sebbene l’ipotesi di aprire dei quartieri a luci rosse, come nel caso dell’Eur, abbia già scatenato le proteste di molti residenti.
Maximulte. Oltre all’aumento dei controlli e dei pattugliamenti lungo le strade, il nuovo regolamento di polizia urbana introdurrà tre tipi di sanzioni: quella più alta – tra i 350 e i 400 euro – per il cliente, poi una inferiore per chi esercita e un’altra ancora per chi “semplicemente effettua manovre pericolose in prossimità di situazioni del genere”. «I proventi di queste sanzioni – ha spiegato ieri il vicecapo di Gabinetto del sindaco, Rossella Matarazzo, dopo l’incontro del prefetto Franco Gabrielli con i comitati del III Municipio – dovranno essere utilizzati per progetti di contrasto alla tratta di essi umani. Un’attività che va di pari passo con progetti come “Roxanne”, perché riteniamo che il problema di fondo sia il contrasto dello sfruttamento». Stretta anche sulle squillo che si confondono tra i passeggeri alle fermate degli autobus. «C’è poco da fare i furbi – ha chiarito la Matarazzo – comportamenti sospetti in un luogo pubblico e abbigliamento rimangono inequivocabili. Ci sarà un verbale delle sanzioni che preciserà tutta la situazione».
Gabrielli: «Colpire i clienti». In attesa che si arrivi a una normativa nazionale sulla prostituzione, spiegano dal Campidoglio, il nuovo regolamento è sul tavolo del gabinetto del sindaco. «Credo molto in ordinanze che vietino l’esercizio del più antico mestiere del mondo – ha dichiarato il prefetto di Roma, Franco Gabrielli – ma questo lo si fa colpendo soprattutto i clienti, perché laddove c’è un’offerta ma non c’è una domanda, il mercato tende a comprimersi. È auspicabile che l’esercizio venga compresso se non annullato».
Alessandra Aurilia