L’appuntamento è per sabato nelle strade della capitale: il 28 febbraio infatti, sarà giornata calda a Roma, teatro di quattro cortei. A piazza del Popolo, il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, attende 50mila persone per la manifestazione nazionale #Renziacasa. Giornata così importante per il leghista da aver annunciato di non avere neanche “un minuto di tempo per pensare alle baruffe venete fra Luca Zaia e Flavio Tosi”. Organizzata nei minimi dettagli, annunciata già due mesi fa, sarà banco di prova per Salvini, determinato a oltrepassare i confini della Padania per conquistare l’intero stivale e proporsi nuovo leader della destra. I treni prenotati per l’occasione dovrebbero essere quattro e i pullman noleggiati più di duecento. Molti autobus inoltre si muoveranno dal sud: sette dalla Sicilia, due dalla Calabria, dieci dalla Campania.
Non si è fatta attendere la risposta della Roma “antirazzista e antifascista” dei centri sociali, in contemporanea a quella del numero uno del Carroccio, è stata organizzata una nuova manifestazione. Da piazza Vittorio infatti partirà il corteo #maiconSalvini – ancora non autorizzato – sostenuto da moltissimi volti noti come: Elio Germano, Moni Ovadia, Erri De Luca e il fumettista Zerocalcare. Insieme a loro collettivi studenteschi, movimenti per la casa, associazioni antirazziste, migranti, comitati di lotta per l’acqua pubblica, circoli Anpi e sindacati di base. Dalla piazza sfileranno fino al centro storico, a Sant’Andrea della Valle. Intanto un’organizzazione di estrema destra con appoggio all’Esquilino, prima di raggiungere leghisti a piazza del Popolo, ha stabilito un sit-in non autorizzato sempre in piazza Vittorio, solo poche ore prima del corteo contro Salvini. “Una provocazione gravissima per alimentare tensioni” ha dichiarato il vicesindaco Luigi Nieri in merito. Come se non bastasse, la destra sociale, ostile a leader del Carroccio, ha annunciato alle 18 un presidio– ancora una volta non autorizzato – in piazza Cola di Rienzo, per il quarantennale della morte di Mikis Mantakas, militante greco. C’è preoccupazione per la giornata di sabato, non solo per la viabilità, che già da ora mette in apprensione i cittadini ma, soprattutto, per la possibilità di assistere a eventuali scontri tra le diverse fazioni.
Cecilia Greco
