HomeCronaca Roma si prepara a salutare il Papa. Questa mattina udienza generale in piazza San Pietro

Roma si prepara a salutare il Papa. Questa mattina udienza generale in piazza San Pietro

di Manuela Moccia26 Febbraio 2013
26 Febbraio 2013

Benedetto XVI si appresta a dare l’ultimo saluto ai fedeli. Previsti circa 200 mila visitatori oggi a Roma per l’udienza generale conclusiva del suo pontificato, che si terrà in piazza San Pietro e non nella consueta sala Paolo VI, in Vaticano. Saranno le sue ultime parole rivolte ai fedeli, l’ultimo saluto dopo l’Angelus di domenica scorsa. Un momento significativo sia per la Chiesa che per i credenti, ai quali Papa Benedetto XVI non ha mai fatto mancare la guida necessaria, capace di indirizzarli nel giusto cammino spirituale e pastorale. È il palazzo di Castel Gandolfo la meta scelta dal pontefice dimissionario per il suo ritiro religioso. È da qui che seguirà  il Conclave e aspettera’ la fumata bianca per l’elezione del suo successore. Un periodo di circa due mesi, prima di ritirarsi definitivamente nel convento Mater Ecclesiae, sul colle Vaticano.

Intanto, per la seconda volta durante il suo pontificato, Benedetto XVI è intervenuto sulla Costituzione Apostolica. Con il motu proprio, firmato il 22 febbraio e intitolato “Normas nonnullas” Papa Ratzinger ha infatti ritoccato la Magna Charta, cioè il documento che regola la Sede Vacante, il tempo che separa un pontificato dall’altro, concedendo ai cardinali la facoltà di anticipare l’inizio del conclave. Più precisamente, questa novità è contenuta nel paragrafo 37 della costituzione e recita: “Ordino che dal momento in cui la sede apostolica sia legittimamente vacante, si attendano per 15 giorno interi gli assenti prima di iniziare il conclave; lascio peraltro al collegio dei cardinali la facoltà di anticipare l’inizio del conclave se consta della presenza di tutti i cardinali elettori, come pure di protrarre, se ci sono motivi gravi, l’inizio delle elezioni per alcuni altri giorni. Trascorsi però al massimo venti giorni dall’inizio della Sede Vacante, tutti i cardinali elettori presenti sono tenuti a procedere all’elezione”.

Quando inizierà il conclave è ancora difficile dirlo. Tutto dipende dalla decisione che i porporati prenderanno il 1 marzo, durante la Prima Congregazione Generale. Ma considerando che per la Domenica delle Palme, il 24 marzo, il nuovo  Papa dovrebbe già essere eletto, le date ipotizzate sono dal 9 al 20 marzo. I cardinali con meno di 80 anni sono 117, ma si preannunciano già tre assenti. Il cardinale scozzese O’Brien per le accuse dei presunti abusi sessuali e i cardinali egiziano e indonesiano per gravi motivi di salute. Con un numero di votanti pari a 114 la fumata bianca avverrà quando sarà raggiunto il quorum di 76 voti, pari ai due terzi degli elettori. Ed è proprio la regola dei due terzi la prima modifica che Papa Ratzinger ha apportato alla Universi Dominici Gregis, la Costituzione Apostolica nel 2007, per evitare spaccature e favorire gli accordi tra gli elettori. “Quello del Papa – ha detto il vice camerlengo monsignor Celata – è un intervento misurato e pesato, che garantisce una nuova facoltà non solo ai cardinali elettori, ma al Collegio intero. Benedetto XVI non ha voluto imporre niente”.

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