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Roma, la protesta dei pullman lenti. Il sindacato Cambia-Menti: “Sicurezza per gli autisti”

di Roberto Maria Rotunno07 Ottobre 2014
07 Ottobre 2014

autobus romaPer tutta la settimana, l’Atac rallenterà la corsa. Quantomeno quando alla guida del mezzo ci sarà un aderente alla protesta. In maniera volontaria, questa volta, e non a causa di traffico e disservizi. Da ieri è infatti partito lo sciopero bianco, indetto dalla sigla Cambia-Menti m410, il quale consiste nel far viaggiare i mezzi massimo a 15 km orari. Servizio garantito, insomma, ma un piccolo disagio creato alla viabilità. Motivo della protesta è la condizione di sicurezza degli autisti dei mezzi: dopo l’aggressione subita dalla conducente del bus a Corcolle, la sigla sindacale chiede le cabine blindate all’interno dei pullman.

Misure non più prorogabili, secondo Micaela Quintavalle, leader di Cambia-Menti, dopo il lancio di sassate, avvenuto poche settimane fa, ai danni dell’autista Elisa D.B. che è stata per questa ragione ricoverata in ospedale. Episodio che si è anche ripetuto alcuni giorni dopo, sempre ai danni di una conducente donna, per fortuna rimasta illesa. La particolare forma di protesta, in realtà, – e qui il paradosso – non è altro che uno scrupoloso rispetto del codice della strada e del regolamento aziendale: gli autisti aderenti (200 secondo i dati del sindacato) non partiranno se i mezzi non saranno in condizioni di farlo, rispetteranno il limite di velocità e la segnaletica orizzontale.

Uno sciopero che non sembra creare troppi danni al servizio. Una manifestazione pacifica che ha un solo scopo, quello di far pervenire all’amministrazione le richieste di maggiore sicurezza. Ben più preoccupante è la nota della procura della Corte dei Conti laziale, che ha contestato un danno erariale da 360 milioni a causa dei ritardi nei lavori e dei maggiori costi per la realizzazione della metro C. In particolare, il danno ravvisato è quello relativo al primo percorso funzionale che va da Graniti-Pantano a Centocelle. Destinataria dei rilievi è la Roma Metropolitane srl, rappresentante del Comune in qualità di stazione appaltante. La questione trasporti, insomma, continua a rappresentare una spina nel fianco per il sindaco Ignazio Marino, tra ritardi nei lavori per la nuova linea e protesta dei pullman lumaca. Una situazione che suggerirebbe un titolo più prosaico a un prossimo film di Paolo Sorrentino: la grande lentezza.

Roberto Rotunno

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