“E’ severamente vietato l’ingresso agli zingari”. Sembra quasi di aver fatto dei passi indietro nel tempo. Quando l’ignoranza si concretizza in paura del diverso genera cartelli come questo, apparso davanti l’ingresso di una panetteria nel quartiere Tuscolano di Roma.
Ad avvisare della presenza della scritta, rimossa dopo la segnalazione, un attivista dell’Associazione 21, l’organizzazione no profit che promuove i diritti delle comunità rom e sinti in Italia. In occasione della giornata contro il razzismo, che si celebra oggi, l’Associazione, dopo l’accaduto, ha deciso di scrivere al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, esprimendo “preoccupazione per il livello di conflittualità e ostilità che si registra nei confronti delle comunità rom”.
L’avvenimento ha ovviamente generato facili paragoni con le scritte contro gli ebrei che apparivano all’entrata dei negozi nell’epoca nazista o quelle contro i neri in Sudafrica, durante l’apartheid. Il richiamo al separatismo sudafricano viene fatto dall’Associazione anche in una delle sue iniziative, titolata per l’appunto, “Stop all’apartheid dei rom!” attraverso la quale si chiede ai governi nazionali e regionali di invertire la rotta delle politiche discriminatorie.
Sebbene il parallelo risulti un po’ azzardato è comunque sconfortante pensare che episodi di una tale grettezza possano ancora accadere.
Silvia Renda