Da giorni si parla della possibile ricandidatura alla guida della città della sindaca di Roma, Virginia Raggi. In particolare dallo scorso lunedì sera, quando l’attuale capo politico del Movimento cinque Stelle, Vito Crimi, ha riunito in teleconferenza i parlamentari grillini romani e laziali per discutere della ricandidatura della Raggi per il Campidoglio.
Un tasto dolente per il M5s e il suo il vincolo del secondo mandato. Una regola aurea dei grillini, ma in verità già parzialmente superata dalla gestione Luigi Di Maio, che introdusse il “mandato zero”, ovvero la possibilità solo per chi ha fatto il consigliere comunale – anche per dieci anni – di candidarsi comunque in Parlamento.
La regola del No al doppio mandato è un grande ostacolo per la sindaca, che ha già alle spalle una esperienza da consigliera comunale in aula Giulio Cesare. “Abbiamo sindaci al secondo mandato a Roma, Torino, Marino e Vimercate – ha affermato lo stesso Vito Crimi al Fatto Quotidiano – Chi amministra dovrebbe poter lavorare in un’ottica pluriennale, quindi una riflessione va fatta. Il mondo cambia, e dobbiamo tenerne conto”, le parole del capo politico reggente del Movimento.
E proprio ai risultati del suo mandato ha fatto esplicito riferimento Virginia Raggi, rilasciando più di un’intervista negli giorni scorsi: “I risultati della nostra amministrazione, partita dal rigore sui bilanci, nonostante tante narrazioni si incominciano a vedere. Il dialogo con le categorie non si è mai interrotto. Se ce lo riconoscono, vuol dire che sta pagando”, ha detto questa mattina a Radio 24.
E sempre nella stessa intervista, facendo esplicito riferimento a richieste di un possibile bis, ha dichiarato che “c’è questo tema, ho ricevuto tante richieste ma sono molto concentrata in questo momento a dare risposte alla città”.
Ma fra i pentastellati c’è chi ha più di una perplessità sul nome della Raggi, e c’è anche chi propone un’alternativa per la prossima candidatura a sindaco di Roma. Carlo Sibilia, sottosegretario agli Interni e deputato M5S, spinge Alessandro Di Battista: “Non so quale sarà la scelta di Virginia Raggi, ma Alessandro potrebbe magari pensare alla sua città e proporsi a sindaco di Roma, io ce lo vedrei benissimo, per amore della sua città potrebbe fare bene”, ha detto.
E infine c’è anche chi non è assolutamente d’accordo su un Raggi-bis, come il consigliere alla Regione Lazio, Roberta Lombardi: storicamente non allineata con la sindaca, in un’intervista a Fanpage la capogruppo regionale a 5 Stelle ha sottolineato il fatto che “è stata già fatta una deroga per quanto riguarda il cosiddetto «mandato zero». Non possiamo procedere di deroga in deroga, il tema del superamento del secondo mandato va affrontato sul serio e una volta per tutte essendo una delle regole fondanti del Movimento 5 stelle”.