Un’altra giornata di scontri a Roma. Nella mattinata di ieri la tensione, tra attivisti dei movimenti per la casa e forze dell’ordine, si è spostata in zona Montagnola in seguito allo sgombero di un edificio occupato sabato scorso. Il bilancio è di 19 feriti, 12 appartenenti alle forze dell’ordine e sette manifestanti.
“Cariche immotivate e violente”. Intanto, dopo la disapprovazione e i rimproveri nei confronti della polizia in seguito agli incidenti scoppiati sabato scorso, continuano le critiche sulle modalità con cui è avvenuto, ieri, lo sgombero dello stabile. “Oltre quattro ore di militarizzazione del quartiere di Montagnola prima di imporre l’abbandono del palazzo Inarcassa occupato la scorsa settimana” ha dichiarato Andrea Catarci, presidente del Municipio VIII di Roma. “Cariche dure con vari feriti, immotivate e violente, proprio quando era stato convocato un incontro tra gli occupanti e le forze politiche comunali – ha aggiunto Catarci – a quel punto qualcuno ha deciso che non si poteva attendere e ha dato il via libera alle cariche chiudendo ad ogni forma di mediazione”.
“Era necessario intervenire”. Immediata la replica della Questura di Roma che in una nota ha spiegato: “Gli agenti sono intervenuti quando alcuni dei contestatori hanno aperto lo sportello di uno dei blindati della Polizia nel tentativo di salire sul mezzo. È stato necessario quindi disperdere i manifestanti per proseguire le operazioni”.
Intanto Catarci preoccupato di un ulteriore incremento della conflittualità ha fatto appello al sindaco di Roma Ignazio Marino chiedendo che vengano sostanziati “interventi di riqualificazione e riuso di immobili cittadini”.
Alberto Gentile