Sono arrivati all’alba ieri gli oltre 200 mila fedeli, sventolando le loro bandiere, soprattutto quelle dell’Argentina, per rendere omaggio a Papa Francesco nel giorno di inizio pontificato. Tutto è stato perfetto è l’organizzazione efficiente. Intorno al Vaticano zona interamente blindata e bloccata.
I colori del mondo hanno riempito piazza San Pietro, già dalle prime ore della mattina. Il papa argentino che ha abituato dall’inizio i suoi fedeli ai colpi di scena, ha fatto il giro della piazza a bordo della jeep bianca, salutando la folla.
Dalle 5,30 alle 14 sono stati aperti i tornelli delle metro per garantire il libero accesso a tutti. Questa la volontà del sindaco Gianni Alemanno che, al termine della cerimonia, twitta: “Intronizzazione #PapaFrancesco: la macchina organizzativa ha retto, tutto è andato bene e la città ha superato la prova”.
L’apparato di sicurezza allestito è colossale. Per centinaia di volontari in presidio, vigili urbani, polizia, carabinieri, dalle 7,30 è scattato il piano sicurezza. Oltre agli innumerevoli volontari per garantire la sicurezza e per controllare la viabilità congestionata, sono presenti polizia, carabinieri e 118. Pronti per ogni evenienza anche gli operatori del 118 e della Croce rossa che erano nelle vicinanze della piazza con tende, presidi ed ambulanze. In via della Conciliazione era stata istallata persino una tenda dell’Unitalsi. Due elicotteri sorvolano i confini dello Stato Vaticano.
‘Benvenuto Vescovo di Roma’. Questo il messaggio trasmesso sugli schermi delle banchine della metropolitana della Capitale e nei bus dotati di monitor. Così l’Atac ha voluto salutare Papa Francesco nel giorno di inaugurazione del suo pontificato. Un lungo applauso accoglie la benedizione finale di Papa Francesco. Dopo il raccoglimento e la preghiera, da piazza San Pietro si innalzano urla di giubilo per il Papa che ha già segnato la storia della chiesa. Lo sfollamento inizia con ordine, ma il sistema metropolitano oggi più che mai, è stato messo a dura prova.
Controlli antiborseggio. Sono 14 i borseggiatori fermati dai carabinieri nelle aree intorno al Vaticano. Beccati in flagrante mentre alleggerivano le tasche e gli zaini dei fedeli. I ladri, tutti di età compresa tra i 15 e i 46 anni, non sono italiani, e la maggior parte nomadi. La refurtiva, tra cui fotocamere, smartphone, portafogli, è stata restituita alle vittime.
Sara Stefanini