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Roma. Guerra al “tavolino selvaggio” di bar e ristoranti

di Emanuele Bianchi11 Marzo 2015
11 Marzo 2015
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vigili a lavoro contro l’abusivismo commerciale nel centro storico

Blitz in pieno centro a Roma dei vigili urbani a contrasto dell’abusivismo commerciale. L’operazione coordinata sul campo dal comandante Raffaele Clemente ha colpito le strutture per il consumo esterno piazzate illegalmente da proprietari di bar e ristoranti del centro storico. L’intervento ha coinvolto 40 agenti e tre camion della polizia Locale con i quali sono stati rimossi un gazebo non autorizzato di circa 30 metri quadrati in via Poli, 55 tavolini, 118 tra sedie, stufe, fioriere e ombrelloni.

Gli arredi sono stati caricati e portati via grazie all’azione congiunta di vigili, municipio e Avvocatura Capitolina che ha reso più snelle le procedure burocratiche riguardanti notifiche e applicazione delle sanzioni. Rispetto a prima gli atti di occupazione abusiva non hanno scadenza temporale e permettono alle autorità di disporre la rimozione forzata.

Troppo spesso nel centro storico diventa proibitivo anche fare una passeggiata: vie strettissime, auto parcheggiate in modo pericoloso, ingorghi creati da mezzi che rimangono bloccati, litigi fra conducenti di autovetture. A subire le conseguenze del caos nel centro storico sono sempre cittadini, lavoratori e residenti mentre i proprietari di bar e ristoranti osservano comodamente dalla cassa, facendo affari d’oro con turisti e visitatori che pagano sovrapprezzo ogni pietanza consumata ai tavolini esterni.

L’assessore alla legalità, Alfonso Sabella e la polizia locale hanno intenzione di serrare i controlli a contrasto dell’abusivismo commerciale così da restituire al centro di  Roma la sua antica bellezza e il suo fascino che attrae turisti da tutto il mondo. Sarà dunque guerra aperta agli speculatori commerciali, sia i proprietari di rinomate attività di ristorazione, sia gli pseudo imprenditori che coordinano e guadagnano sui venditori abusivi. Commercianti furbi che realizzano profitti stratosferici esentasse pagando due lire i lavoratori e che spavaldamente fanno soldi a palate rovinando, a volte irreparabilmente, l’immagine della Città Eterna.

 Emanuele Bianchi

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