Roma di nuovo blindata oggi per una manifestazione che porterà nella capitale almeno ventimila persone. Si preannuncia quindi una giornata ad alta tensione con più di duemila agenti di polizia schierati lungo le strade del centro, metropolitane chiuse (le stazioni “Repubblica” e “Barberini” della linea A), deviazioni di linee dei bus, in numerose strade sarà vietato parcheggiare.
Il corteo, che partirà alle 14 da Porta Pia (dove già da due giorni sono accampati in tenda numerosi attivisti), vedrà in piazza i movimenti che si oppongono alle politiche di austerity del governo compresi i no Tav e i no Muos. Le parole d’ordine dei manifestanti sono “No al jobs-act” e “Più reddito per tutti”. “Scendiamo in piazza e per questi motivi e vogliamo costruire la spinta sociale necessaria a difendere e a conquistare diritti», questo è quanto hanno scritto in un comunicato gli organizzatori. Ci saranno anche i movimenti territoriali coinvolti dall’Usb (Unione Sindacale di base) e buona parte del mondo sindacale.
Tra tutti i temi della manifestazione, particolare rilevanza è stata data al “jobs act” e all’accordo sulla rappresentanza sindacale. Il primo, secondo i vari movimenti antagonisti riunitisi a Roma, è ritenuto ben lontano dal riuscire a risolvere i problemi che hanno portato alla disoccupazione giovanile e ad aver raggiunto livelli mai così bassi, rendendo ancor più precario il mondo del lavoro nel Paese. . Ma il più contestato è il Piano Casa, in particolare l’articolo 5, in cui è scritto che chi occupa un immobile non ha il diritto alla residenza né all’allaccio ai servizi pubblici. «Oltre a non risolvere il problema della casa – ha affermato Angelo Fascetti di Asia Usb – penalizza coloro che trovano soluzioni. Con questo articolo si vuole impedire che il disagio sociale si organizzi per reagire alla crisi».
I toni utilizzati dai manifestanti non sono leggeri: c’è chi parla di «chiamata alle armi», chi inneggia all’assedio delle risorse e del governo Renzi e altri che vogliono riprendersi «ciò che ci spetta». Alla protesta si accoderanno anche gruppi di studenti universitari provenienti da molte città italiane (Bologna, Firenze Milano e Napoli punti d’incontro prestabiliti per poi volgere sulla Capitale) solidali nei confronti dell’iniziativa proposta dall’Usb. Ci saranno anche delegazioni provenienti dall’estero.
Il luogo dove si incontrerà “il popolo della protesta” è Porta Pia. Da qui si proseguirà alla volta di piazza Fiume, quindi via Veneto per fermarsi all’altezza di via Molise, davanti al ministero del Lavoro. La marcia, riprenderà poi da piazza Barberini e via del Tritone, il tunnel, via Nazionale fino a piazza della Repubblica per terminare il giro a Porta Pia, passando prima per piazza Indipendenza, via Solferino, via Castro Pretorio, viale del Policlinico.
Sulla manifestazione si sono sollevate parecchie lamentele. Grande la preoccupazione di Confcommercio: «Il corteo ci preoccupa seriamente, si prevede la partecipazione di migliaia di persone che per l’ennesima volta bloccheranno lo svolgimento delle attività lavorative e la mobilità dei cittadini», queste le parole di Giuseppe Roscioli, presidente di Confcommercio-Roma. «Inoltre, è stata la stessa prefettura di Roma ad aver previsto misure di contenimento speciali proprio perché la giornata di oggi è considerata a rischio».
Renato Paone