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Roma come Londra: per la prima volta Shakespeare in inglese al Globe Theatre

di Alessandro Testa29 Settembre 2015
29 Settembre 2015
Globe Theatre, matinee con The Comedy of Errors

il matinée di “The Comedy of Errors” al Globe Theatre

E’ The Comedy of Errors l’opera del Bardo scelta da Gigi Proietti per sperimentare il teatro elisabettiano in lingua originale sul palcoscenico di Villa Borghese. L’esperimento ha avuto pieno successo: «cerchio di legno» pieno per quattro sere consecutive, soprattutto di inglesi e americani che vivono a Roma, mentre giovedì 24 il debutto è stato doppio, con un inedito matinée riservato alle scuole. Soprattutto, però, da oggi il Globe Theatre di Roma può entrare a pieno titolo nel circuito internazionale, portando nella Capitale le migliori compagnie e i migliori interpreti shakespeariani.

Il plot. L’inizio è stato più che promettente, con i giovani londinesi della Bedouin Shakespeare Company, diretti da Chris Pickles, che hanno proposto un allestimento di assoluto livello. La storia è nota: in una delle sue prime opere il grande maestro inglese di Stratford-upon-Avon eleva al quadrato il meccanismo classico del sosia, con due coppie di gemelli – formate da un giovane e da un servitore, che portano rispettivamente lo stesso nome – separate anni prima da un naufragio e che si ritrovano nella città greca di Efeso, dove vive una delle due. Ciò genera equivoci a non finire, in particolare per via di una collana d’oro ordinata da Antifolo di Efeso e consegnata invece al suo gemello di Siracusa, fino allo scioglimento finale della trama e al lieto fine.

Il cast. Bravissimi gli interpreti, sia nelle parti singole che in quelle comiche coreografate. Su tutti spiccano un’inarrestabile Michael Lapham (i due Dromio) e la frizzante Eleanor Russo (Luciana), senza dimenticare il brillante Edward Andrews (l’orafo Angelo, oltre ad alcune parti minori). Da segnalare l’originale colonna sonora – a tratti un po’ macchiettistica – scritta da Paul Knight e basata su percussioni e strumenti tipici dei “rumoristi”, azionati a turno dalle quinte e dalla balconata dagli stessi attori non impegnati in scena.

Alessandro Testa

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