Si è svegliata trovandosi un uomo con i pantaloni abbassati, nudo, dietro di lei. La donna, una clochard di 75 anni di origini tedesche è stata violentata durante la notte fra il 12 e il 13 febbraio intorno all’una e trenta. La zona è l’Esquilino, noto quartiere multietnico, sotto i portici di Piazza Vittorio Emanuele II dove stanzia abitualmente, all’angolo con Via Carlo Alberto.
La senzatetto ha attirato l’attenzione di due turisti di passaggio gridando “aiuto” prima in italiano e poi in inglese. I due testimoni, così, hanno allertato i carabinieri della Stazione Roma Piazza Dante di pattuglia in zona, i quali, dopo un breve inseguimento, hanno fermato il presunto responsabile mentre tentava di scappare: si tratta di un cittadino senegalese di 31 anni, irregolare nel territorio italiano.
Secondo il racconto della vittima fatto ai militari coordinati dal maggiore Vincenzo Carpino, lo stupro è stato chiaro. L’uomo, accusato di violenza sessuale, è stato condotto nel carcere a Regina Coeli. La donna è stata soccorsa e visitata presso il Pronto Soccorso dell’ospedale San Giovanni. Si trova ora nella caserma di via Tasso, ospitata e rifocillata dai carabinieri, in attesa di una sistemazione.
“La vita per strada è di per sé fonte di estrema insicurezza. Questa violenza, purtroppo, non è la prima – sottolinea Debora Diodati, Presidente della Croce Rossa di Roma – Ne sono vittime le donne, a volte le più esposte, e uomini, con atti di violenza che non hanno mai una connotazione precisa, che sono il frutto anche della estrema precarietà della vita per strada. Mi auguro che la città sappia trovare quella cultura della solidarietà che possa portare ad affrontare il dramma di chi vive per strada con politiche sempre più volte all’assistenza e all’inclusione”.
Ancora un caso di degrado per il quartiere, che domenica ha visto la pacifica occupazione del roseto per protestare contro lo stato di abbandono in cui versa il giardino, abituale ritrovo di spacciatori, e i magazzini Mas, rifugio notturno per gli ultimi.