Una densa e alta colonna di fumo si è sollevata oggi a Roma – con l’odore di bruciato che è stato avvertito anche nel centro della Capitale – a causa di un incendio che ha colpito alle 4 di questa notte l’impianto di compostaggio rifiuti Ama situato in Via Salaria. I vigili del fuoco sono al lavoro da diverse ore per spegnere le fiamme divampate in un capannone di duemila metri quadrati e la Procura di Roma ha avviato un’indagine. Secondo quanto si apprende, il pm Carlo Villani – già titolare di un fascicolo sulla struttura nel quale si ipotizzava il reato di inquinamento ambientale e attività di rifiuti non autorizzata – si è recato sul posto per un sopralluogo. Al momento, spiega chi indaga, è ancora prematuro stabilire se la natura del rogo sia dolosa o colposa.
Anche la sindaca di Roma Virginia Raggi si è recata sul luogo dell’incendio ed è entrata all’interno dell’impianto. Il Campidoglio è al lavoro per verificare le cause dell’incendio e ha convocato una cabina di regia su questo maxirogo: Protezione Civile e Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale) stanno dunque monitorando la situazione dell’ambiente e della qualità dell’aria, per prendere i dovuti provvedimenti. Secondo le prime misurazioni effettuate nelle tre centraline vicine al Tmb Salario al momento non sono usciti valori fuori norma.
“L’impianto Tmb è completamente compromesso. Che il fumo sia tossico è evidente perché brucia spazzatura, olio e plastica, ma i vigili del fuoco ci hanno tranquillizzato sul fatto che si sta dirigendo verso zone non abitate. Quindi al momento non siamo allarmati per questo. Per precauzione però l’asilo vicino al Tmb è stato chiuso”, ha detto il presidente del Municipio III di Roma Giovanni Caudo, che ha aggiunto: “L’impianto andava chiuso prima, ora ovviamente non potrà arrivarci più nulla e bisognerà affrontare seriamente e tutti insieme la questione rifiuti di Roma, affinché l’immondizia che non riesce più ad arrivare qui non finisca per strada”.