«Quello che è detto, è detto»: non si nasconde Peer Steinbrueck. E così, alla fine di una lunga giornata di polemiche, l’esponente socialdemocratico, candidato alla Cancelleria alle elezioni federali tedesche del prossimo settembre, getta la maschera e conferma il suo affondo poi non così velato contro il risultato delle politiche italiane. «Queste elezioni — aveva detto Steinbrueck in mattinata — le hanno vinte i due clown Grillo e Berlusconi; uno lo fa di mestiere, l’altro spinto da un eccesso di testosterone».
Parole, le sue, che hanno scatenato un vero e proprio incidente diplomatico, esattamente nel giorno in cui il presidente Napolitano si trovava in Germania per incontrare i vertici politici tedeschi.
Le reazioni all’attacco. Una frecciata, quella di Steinbrueck, che ha trovato la pronta risposta del Capo dello Stato; «sono dichiarazioni del tutto fuori luogo, e anche peggio», il suo irritato commento. Conseguenza: l’annullamento della visita in ambasciata a Berlino prevista per la serata di ieri. Ma si sbagliava di grosso Napolitano se pensava che la sua presa di posizione bastasse a placare gli animi; neanche per sogno. E mentre lo stesso Steinbreuck esprimeva, tramite il suo portavoce, «comprensione per la decisione», a rincarare immediatamente la dose ci pensava la successiva dichiarazione del segretario generale del partito Andrea Nahles, secondo cui «Clown è il concetto più morbido su Silvio Berlusconi».
L’ironia della Bild. A fare, poi, da megafono della polemica si è inserita la Bild, dapprima sintetizzando con un “Pizza Quattro Stagnazioni” il risultato delle elezioni (con una foto che ritraeva una pizza divisa in quattro spicchi raffiguranti Bersani, Berlusconi, Grillo e Monti) e, dopo il botta e risposta Steinbrueck-Napolitano, pubblicando sul suo sito internet un fotomontaggio di Berlusconi in versione Clown. Un punto di rottura che neanche il tentativo di conciliazione tra i due protagonisti della querelle è riuscito a ricomporre. Anche perché, nel frattempo, anche il ministro della finanze tedesco Schauble non faceva mancare il suo contributo alla polemica, paventando il «rischio contagio» dell’ingovernabilità italiana sui Paesi dell’Eurozona. Una valanga di critiche e il riaccendersi degli interrogativi sulla credibilità delle nostre istituzioni che ha trovato comunque concorde la stmapa di tutto il mondo. Un ulteriore tassello nei già critici rapporti italo-tedeschi. Probabilmente la vendetta per una campagna elettorale, la nostra, criticamente attenta alle vicende di “casa Merkel”.
Marcello Gelardini
