Tutto è cominciato dalla sottrazione di una cassa acustica portatile. Ieri pomeriggio, sulla terrazza del Pincio di Villa Borghese, un gruppo di ragazzi si è trovato nel mirino di una baby gang.
La comitiva di amici, composta soprattutto da minorenni, si è data appuntamento sul belvedere romano. Lì, però, è stata intercettata da una banda di bulli, di origine nordafricana e con un’età massima di 19 anni, che prima ha schiaffeggiato e poi rubato l’amplificatore a un ragazzino. Un’amica di quest’ultimo, indignata dal gesto subìto, ha affrontato la baby gang – composta da circa venti persone – per farsi restituire l’oggetto in questione.
La risposta dei prepotenti è stata chiara: la ragazza avrebbe dovuto avere un rapporto sessuale con alcuni di loro in cambio della cassa. Ma al rifiuto della tredicenne, la banda ha reagito con violenza, circondandola – per non far capire nulla ai turisti – e strattonandola. La comitiva di amici, dal canto suo, ha cercato di liberarla e di chiamare i soccorsi.
Così sono intervenuti sul posto i carabinieri della compagnia Roma Centro, che hanno arrestato il baby boss e altri cinque complici, di cui quattro minori. Il fermo è arrivato per rapina in concorso, tentata violenza sessuale, tentata estorsione e porto di oggetti atti ad offendere. Prima dell’arrivo delle forze armate, la banda ha inseguito il gruppo di amici che nel frattempo era riuscito a fuggire, lanciandogli contro sassi e bottiglie di vetro.
I ragazzi sono stati portati nella caserma di via Mentana, dove sono stati ascoltati come parte lesa. Ora si indaga sulle probabili ulteriori aggressioni compiute dalla gang: in passato bande simili si erano imposte in via del Corso, piazzale Flaminio e Trinità dei Monti.