I giocatori della Roma dovranno attendere ancora un bel po’ prima di poter vedere realizzato il progetto del loro nuovo stadio. Nessun via libera, ancora, alla costruzione dello stadio della squadra capitolina a Tor di Valle. Almeno per un altro mese: la Conferenza dei servizi del Comune di Roma deciderà oggi, con tutta probabilità, una sospensione di 30 giorni per l’inizio dei lavori. In ballo il superamento del vincolo posto dalla Soprintendenza archeologica sull’area dell’Ippodromo: gli stessi rappresentanti del “progetto Stadio della Roma” preferiscono aspettare, per poter «superare le criticità» emerse in questi ultimi giorni.
Il Campidoglio d’altra parte deve ancora trovare la soluzione ad hoc per dare corso legale all’approvazione del nuovo progetto. Il piano prevede infatti un taglio del 50% delle cubature, decisione siglata dalla sindaca Virginia Raggi una settimana fa. L’ipotesi più realizzabile ora per la giunta capitolina a 5 stelle è quella di una delibera del tutto nuova: che andrebbe a sostituire quella ancora formalmente valida e in vigore varata dall’ex sindaco Ignazio Marino, che comprendeva le tre torri-grattacielo.
Rimangono invece ancora indefinite le soluzioni per il problema viabilità e trasporti pubblici. Tor di Valle è uno snodo cruciale per il traffico della via del Mare, strada che serve ogni mattina centinaia di migliaia di pendolari provenienti da Ostia e Acilia. La ferrovia Roma-Lido del resto è già al limite del collasso, incapace di sopportare un carico di utenti aggiuntivo verso il nuovo stadio. In relazione a questo insieme di criticità il presidente dell’Assemblea Capitolina, Marcello De Vito, ha cercato di rassicurare i residenti del X Municipio, e in un’intervista al Corriere dello Sport ha dichiarato: «Saranno realizzate sia le opere necessarie per il raddoppio della via del Mare, sia il ponte pedonale e la nuova stazione per la ferrovia Roma-Lido».
I pentastellati sono al lavoro in queste ore anche per trovare un sostituto dell’ex assessore all’Urbanistica Paolo Berdini. Oggi dovrebbe arrivare l’annuncio, salvo slittamenti dell’ultima ora, del nuovo nome scelto dalla giunta Raggi. Probabile tuttavia uno sdoppiamento di deleghe tra i lavori pubblici e l’urbanistica.