Entra nel vivo la stretta del governo contro le occupazioni abusive degli immobili. È stato infatti notificato stamattina il primo provvedimento di sgombero emanato a Roma, quello che riguarda lo stabile di via Raffaele Costi, a Tor Cervara, nella periferia nord-est della città. Si tratta di uno dei quindici edifici indicati dalla Prefettura come i “più urgenti da liberare”, a causa delle precarie condizioni igienico sanitarie. Uno degli effetti della circolare emanata dal Viminale pochi giorni fa.
A partire dalle 8, gli uomini delle forze dell’ordine e della polizia locale si sono presentati alle porte del condominio, avviando le operazioni di sgombero. All’interno della struttura si trovavano alcune decine di persone, tra cui circa dieci minori. Tutti sono stati trasferiti negli uffici della Questura, dove sono stati identificati. I servizi sociali del Campidoglio, secondo le direttive del ministero dell’Interno, offriranno soluzioni abitative alternative solo alle persone con fragilità.
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Fino a qualche giorno fa, nello stabile, c’erano 120 inquilini abusivi. Tra essi, 30 rom, qualche italiano, il resto persone provenienti da Paesi africani. Gran parte hanno però abbandonato la struttura spontaneamente quando appariva ormai imminente l’operazione di sgombero.
Le persone rimaste nell’edificio non hanno ostacolato le forze dell’ordine. Ma in molti si sono lamentati: “Siamo pronti a rimanere qui fuori e a rioccupare”, ha dichiarato uno di loro. “Abito qui da quasi tre anni – ha continuato l’uomo – e ho quattro figlie. Non ci hanno dato il tempo di organizzarci né un’alternativa. Come faccio con le bambine a dormire in strada?”.
“Sono entrati alle 8 del mattino – ha raccontato un altro di loro – spaccando le porte e non dandoci neanche il tempo di prendere le nostre cose. Non hanno pietà per nessuno. Hanno offerto una sistemazione solo a donne e minori, ma non vogliamo separarci. Preferiamo vivere in strada, ma insieme”.
Nelle prossime ore, l’Ama procederà a una bonifica dell’edificio: all’interno sono state trovate infatti bombole del gas, messe subito in sicurezza, e cumuli di spazzatura. Il proprietario dell’immobile, occupato dal 2014, si occuperà invece di vigilare affinché non si verifichi una nuova occupazione.