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Roma, 15enne violentata riconosce il suo stupratore: è un militare della Marina

di Samantha De Martin02 Luglio 2015
02 Luglio 2015

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Ha riconosciuto senza il minimo dubbio il suo stupratore, all’indomani della violenza subita lunedì sera dal militare della Marina spacciatosi per poliziotto che ha abusato di lei tra i rifiuti e le erbacce di piazzale Clodio, tra il Palazzo di Giustizia e la sede Rai di via Teulada, mentre i fuochi d’artificio, sparati a Castel Sant’Angelo, illuminavano il cielo di Roma.

La 15enne pugliese, stuprata nel quartiere Prati dopo essere stata adescata mentre era in compagnia di alcune amiche, ha riconosciuto in Giuseppe Franco, 31 anni, l’autore dell’abuso: un uomo insospettabile, dipendente del ministero della Difesa in forza all’Arsenale della Marina. Inizialmente, davanti agli inquirenti il militare avrebbe respinto l’accusa della ragazza, sostenendo che il rapporto sia stato consensuale. Tesi che non ha convinto il pm Eugenio Albamonte che ha chiesto al gip la convalida del fermo per violenza sessuale e per il reato di sostituzione di persona.

Giuseppe Franco si trovava a Roma di passaggio perché mercoledì si sarebbe dovuto imbarcare per una missione. Il presunto stupratore, fingendosi poliziotto con il pretesto di multare la ragazza, vista bere birra con due amiche, le aveva intimato di mostrargli i documenti e di seguirlo al vicino commissariato.

L’uomo, dopo aver assicurato a un palo la sua bicicletta, ha condotto la ragazza a piedi in via Teulada e, all’altezza del parcheggio di via Casale Strozzi, l’ha trascinata con la forza nel parco vicino per abusare di lei, minacciandola che l’avrebbe uccisa se avesse raccontato a qualcuno l’episodio. Al termine del rapporto, dopo circa mezz’ora, Franco ha riaccompagnato la 15enne in via Basile, dove l’aveva incontrata poco prima ma, scorgendo un adulto – la madre di una delle amiche, scesa in strada dopo essere stata avvisata da una delle adolescenti, preoccupata per la lunga assenza dell’amica – è fuggito, abbandonando la bicicletta. Sono state proprio le due ruote del mezzo a mettere nei guai il militare: la scorsa notte la polizia ha, infatti, fermato un giovane che cercava di recuperarla. Era il fratello del violentatore che ha ammesso che la bicicletta era stata parcheggiata lì dal militare la sera precedente.

Nel corso della perquisizione in casa del fratello di Franco, sono stati sequestrati un paio di pantaloncini corrispondenti a quelli descritti dalla 15enne e indossati dall’uomo la sera della violenza. A incastrare il presunto colpevole anche la videocamera di uno dei negozi presenti lungo la via di fuga.

Il ministero della Difesa, intanto, ha «immediatamente sospeso dall’impiego» il militare. «Il ministero – si legge in un comunicato stampa -, ove ne ricorrano i presupposti, non mancherà di promuovere la costituzione in giudizio della pubblica amministrazione».

Samantha De Martin

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