Sono state arrestate undici persone nell’ambito delle indagini sulla rivolta scoppiata nel carcere di Melfi, in provincia di Potenza, il 9 marzo 2020, in segno di protesta contro le misure anti-Covid. Durante la sommossa, alcuni agenti di polizia penitenziaria e personale sanitario rimasero sequestrati per circa nove ore. Dopo una lunga trattativa gli ostaggi vennero liberati e i rivoltosi riportati in cella, dopo aver anche scritto un documento con richieste e rivendicazioni.
Gli arresti sono stati eseguiti nelle province di Potenza, Benevento, Catania, Palermo, Siracusa, L’Aquila, Siracusa, Bari, Reggio Calabria e Asti. L’operazione è scattata in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare adottata dal Tribunale del Riesame di Potenza. Le indagini, invece, sono state coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Potenza e svolte da Polizia di Stato e penitenziaria.
Una attenta e meticolosa ricostruzione di tutte le fasi della protesta ha permesso di risalire a tutti i 44 detenuti coinvolti. Per altri 33 si è in attesa degli sviluppi dei ricorsi per Cassazione proposti dai rispettivi difensori.