Proposte concrete per rivitalizzare la cultura nel Paese ed elezione degli organi statuari, è quanto è emerso durante l’assemblea privata, tenutasi ieri, dell’Associazione imprese culturali e creative (Aicc) aderente a Confindustria.
L’associazione, attiva nel settore cultura, è nata nel luglio del 2018 e, solo da poche ore, ha un nuovo presidente: Luigi Abete. Tra le varie esigenze segnalate durante l’assemblea, le più significative sono: affrontare in modo organico la questione delle gratuità nei musei e nei luoghi di cultura; attivare una politica per favorire l’internazionalizzazione, tramite la promozione di mostre itineranti strutturate; favorire la circolazione delle opere giacenti nei depositi, pubblici o privati, per rivitalizzare musei e luoghi di cultura. “L’associazione punterà a rafforzarsi”, ha dichiarato il neopresidente spiegando che è importante sollevare anche il tema delle gare “per evitare criteri che tendono solo al massimo ribasso, senza ricerca di procedure adeguate che trasformino i bandi di gara in occasioni di innovazione e di miglioramento della qualità dei servizi” utili al rilancio e all’investimento per i beni culturali.
I due difficili anni di pandemia, per l’intero settore cultura, sono stati l’altro punto focale dell’assemblea. A questo proposito, Abete ha spiegato: “I prossimi passi riguarderanno alcuni temi caldi. Per i provvedimenti emergenziali, l’accelerazione nella corresponsione dei ristori, già da tempo deliberati e ad alcuni non erogati.” L’associazione, negli ultimi tempi, ha visto triplicare la sua base associativa che comprende realtà attive nel settore delle mostre e della gestione dei musei, della digitalizzazione e dell’editoria specializzata nell’arte, della logistica per l’arte, oltre a parchi e grandi giardini di interesse culturale.