Due tele dei maestri dell’Impressionismo francese e dei Paul Gauguin e Pierre Bonnard, esattamente il «Fruits sur une table ou nature au petit chien» e «La femme aux deux fauteuils», sono state ritrovate dopo più di 40 anni nella cucina di un ignaro signore in Sicilia. Il tutto però nasce a causa di un furto a casa dei coniugi Marks e Kennedy (dove Marks sta per Marks & Spencer, quelli della catena di abbigliamento) una ricca coppia di Londra nel 1970. A nulla valgono le indagini e le tele sembrano sparite nel nulla. La storia continua ( all’oscuro di tutti) in un viaggio in treno. Arrivano prima in Francia attraverso la Manica e poi «salgono» su un treno Parigi-Torino. Ma qualcosa non va per il verso giusto. Le due tele restano sul treno e quando il personale sale a bordo per le pulizie, vengono portate presso l’ufficio oggetti smarriti. Successivamente le Ferrovie dello Stato, (1975) mettono all’asta tutti gli oggetti reclamati e un operario della Fiat, passando, si innamora delle due tele. In una c’è una tavola con della frutta, un cagnolino sullo sfondo, una dedica alla contessa di N(imal) e una data, 1889, ovvero il periodo in cui Gauguin era in contatto con Van Gogh. L’altra ritrae una fanciulla in poltrona, nel verde di un giardino. L’uomo se le aggiudica con altri oggetti non di valore, per un totale di 45 mila lire.
Una volta tornato a casa, appende i due quadri in cucina nella sua casa di Torino, poi, una volta in pensione, le porta in Sicilia. Dopo poco tempo il figlio, studente d’architettura, sfogliando un catalogo di Gauguin, riconosce qualcosa di familiare nelle due tele. Così chiede l’aiuto di due esperti che a loro volta chiamano i carabinieri. «Dopo la segnalazione – racconta il comandante dei CC – siamo riusciti a rintracciare una sola fotografia, relativa all’asta dove era stato inizialmente acquistato il Gauguin, il 28 giugno 1961 a Londra. Il fatto che nessuna delle due opere comparisse in alcun catalogo successivo al 1964 ci ha insospettito. Era segno che le tele era state rubate o erano andate disperse». Poi, finalmente, dopo attente ricerche le fotografie sul The New York Times e su un quotidiano di Singapore del giugno 1970, confermano il furto di tanti anni fa.
«Un recupero che è simbolo del lavoro straordinario del nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio culturale», ha commentato il ministro della cultura Franceschini.
Carlotta Dessì