Cosa succederebbe oggi in Italia se tornasse Benito Mussolini? Le sue reazioni nel vedere come è cambiato il Paese e quelle della gente del ritrovarselo faccia a faccia in strada, immaginate e raccontate nella nuova commedia di Luca Miniero dal titolo Sono tornato.
La pellicola, ispirata al film tedesco del 2015 Lui è tornato, a sua volta basato sull’omonimo bestseller di Timur Vermes che immaginava un ritorno ai giorni nostri di Adolf Hitler, racconta di un Mussolini (interpretato da Massimo Popolizio) che, sporco, spaesato e reduce da Piazzale Loreto, torna a Roma in piazza Vittorio. Inizia dunque la parte ironica e satirica della commedia, dove il Duce viene scambiato per un attore e diventa un personaggio mediatico, scritturato da un regista (interpretato da Frank Matano) e addirittura invitato nei talk show televisivi da Cattelan e Mentana.
Qui Miniero ha fatto ricorso alle immagini in presa diretta e in stile candid camera, per raccontare le reazioni vere e spontanee che la gente comune avrebbe nell’incontrare un sosia del dittatore fascista. Lo stesso Duce, però, si dovrà scontrare con la realtà moderna, facendo i conti con i cambiamenti sociali e culturali e persino con l’utilizzo dei social network.
Il film, però, come ha dichiarato lo stesso Miniero, non vuole essere né la parodia del dittatore né una caricatura di quello che fu il regime fascista, ma l’interpretazione di Popolizio sarà la più realistica e verosimile possibile. Mussolini, infatti, contesterà l’arrivo dei migranti, si interrogherà sulla gioventù italiana allo sbando e finirà per avere, grazie ai mezzi di comunicazione di massa moderni, la stessa attrattiva avuta nel Ventennio nei confronti degli italiani. Ecco quindi la parte non più ironica e divertente del film, ma quella che farà riemergere tutti gli aspetti più inquietanti del personaggio storico e delle sue istanze.
Prodotto da Indiana Films e distribuito da Vision, “Sono tornato” uscirà nelle sale italiane il 1° febbraio 2018.