Doveva salpare dal molo di Civitavecchia alle 15.30 di ieri sera. Invece, la Moby Aki ha cambiato destinazione e, invece di dirigersi verso Olbia, è partita per Genova lasciando a terra, tra le proteste, oltre mille passeggeri con il biglietto d’imbarco in mano.
Questi sono stati fatti salire su un’altra motonave del gruppo, la Moby Vincent, che però ha lasciato il porto solo alle 17. Per arrivare in Sardegna sono necessarie 8 ore di navigazione, vien da se che, l’arrivo è poi avvenuto alle 3 di notte invece che alle 20.30 – con ben 7 ore di ritardo – preventivate se si fosse seguito l’orario originario.
Ma il fatto che ha contribuito ulteriormente all’escalation di lamentele tra i passeggeri, è che sono stati informati dell’improvviso “cambio di programma” solo quando erano già a bordo.
Qualcuno, stanco dell’interminabile attesa, ha chiesto di poter scendere, ma vistosi negare il permesso dal personale della nave – perché ormai le auto erano già entrate nella pancia della Moby e non potevano più essere spostate – ha dato il via a un susseguirsi di liti e scaramucce. Tanto che la polizia e il comandante sono stati costretti a intervenire e a concordare condizioni più favorevoli per gli sfortunati naviganti: poltrona o cabina anche per chi non ne avrebbe avuto il diritto.
Sedati gli animi la nave è potuta partire per la sua rotta.
Mariangela Cossu