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Rischia di chiudere America Oggi, testata simbolo degli italiani negli Usa

di Alessandra Aurilia21 Aprile 2015
21 Aprile 2015

C’è aria di crisi nella redazione di America Oggi, tuttora l’unico quotidiano in lingua italiana pubblicato negli Stati Uniti. Il giornale, fondato nel 1988 sulle ceneri della testata “Il Progresso italo-americano”, sarebbe a rischio chiusura.
Stando a quanto denunciano i suoi giornalisti, il gruppo editoriale “Oggi”, con sede a Norwood, in New Jersey, sarebbe in “condizioni economiche disastrose a causa di investimenti azzardati che sono proseguiti per anni ed hanno portato al collasso”. L’azienda avrebbe “azzerato totalmente la redazione”, costringendo parte dei giornalisti a lavorare senza percepire stipendio da settembre del 2014. Solo pochi giorni fa, spiegano i dipendenti, il giornale ha cominciato a pagare una parte degli arretrati, grazie ai fondi – circa 800mila euro, relativi al 2013 – ricevuti dal Governo italiano in base alla legge sull’editoria n. 62/2001.

Il direttore responsabile di America Oggi, Andrea Mantineo, smentisce tuttavia le accuse rivolte dai giornalisti. La crisi del quotidiano non sarebbe dovuta a investimenti sbagliati, bensì al calo delle entrate pubblicitarie, di fatto dimezzatesi rispetto al 2008, nonché al taglio dei contributi del Governo italiano, che avrebbe deciso di non coprire più i costi dell’assistenza sanitaria ai giornalisti, pari a oltre 400mila dollari.
“Purtroppo la legislazione in materia di lavoro negli Usa non difende il dipendente – lamenta uno dei giornalisti, Riccardo Chioni – Ma America Oggi è in parte sovvenzionato con i contributi della presidenza del Consiglio in Italia e dovrebbe almeno rispondere moralmente ai contribuenti italiani sulla gestione di quanto riceve e il trattamento riservato ai dipendenti che oggi si ritrovano senza lavoro o senza la garanzia di essere reintegrati dopo i sei mesi di cassa integrazione”.
Così, dopo 27 anni di storia, la testata simbolo della comunità italo-americana potrebbe non esistere più. Basta guardare i dati sulla sua tiratura: negli anni ’90 America Oggi vendeva 30mila copie al giorno (addirittura 40mila la domenica, anche grazie all’inserto settimanale Oggi7), mentre adesso – spiegano i redattori – se ne vendono a malapena 10mila.

Alessandra Aurilia

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