Le scuole dell’infanzia, elementari e medie stamani hanno ripreso le loro attività in presenza dopo la pausa natalizia per un totale di 5 milioni di studenti. Sempre oggi sono state riaperte le aule per la metà degli studenti delle superiori del Trentino Alto Adige. In Lazio, Abruzzo, Umbria, Toscana, Emilia Romagna, Lombardia, Liguria, Sicilia ed in Valle d’Aosta le scuole superiori riapriranno al 50% della presenza l’11 gennaio, dati di contagio permettendo. Le altre Regioni si muovono in ordine sparso e si attendono nuove ordinanze in merito.
Intanto tutto è pronto davanti agli istituti scolastici che aderiscono al sit-in indetto dal Comitato Priorità alla scuola in tutta Italia, con presidi e lezioni in Dad davanti agli istituti superiori in 19 città che andranno avanti nel corso della giornata e in alcune città anche domani per chiedere l’apertura di tutte le scuole in presenza e in sicurezza: le mobilitazioni di studenti, docenti e genitori si tengono nelle città di Firenze, Roma, Bologna, Torino, Milano, Napoli, Faenza, Mantova, Salerno, Massa Carrara, Modena, Pontedera, Prato, Pisa, Cremona, Brescia, Treviso, Padova.
Le richieste del Comitato sono due: lo screening sanitario completo della comunità scolastica (docenti, personale amministrativo, tecnico e ausiliario e infine chiaramente gli studenti) e l’inserimento come categoria prioritaria del personale scolastico ad alto rischio nella fase 1 dell’agenda vaccinale.
“Inoltre – spiega un comunicato stampa – , per quanto riguarda le scuola superiori, chiuse da quasi un anno, si auspica che la riapertura in presenza favorisca l’accoglienza e il recupero scolastico degli studenti fortemente penalizzati dal punto di vista didattico e psicologico a causa della Didattica a Distanza e che siano annullate le prove INVALSI per l’anno scolastico in corso”.