I numeri dei contagiati e dei morti a causa del Coronavirus aumentano negli Stati Uniti, e con loro anche la paura e le misure per contenerne la diffusione. Dopo un’iniziale sottovalutazione del problema, molti Stati hanno preso provvedimenti, anche drastici, per limitare il più possibile assembramenti e contatti fra le persone. L’ultima decisione in questa direzione è quella del governatore dell’Ohio Mike DeWine, che ha rinviato le primarie previste per oggi. Ignorata quindi la decisione del giudice statale Richard Frye, che aveva respinto la richiesta per mancanza dei tempi necessari per spostare le elezioni. “Durante questo periodo siamo di fronte a una crisi sanitaria pubblica senza precedenti: tenere le elezioni costringerebbe gli addetti ai seggi e gli elettori a correre il rischio inaccettabile di contrarre il virus”, ha spiegato su Twitter il governatore.
Anche il presidente americano, Donald Trump, non fa più mistero della gravità della situazione: “La pandemia può finire negli Stati Uniti a luglio o agosto” ha detto infatti il tycoon ammettendo, per la prima volta, che “la situazione non è sotto controllo”. In un altro tweet Trump ha poi parlato del Coronavirus, apostrofandolo come “virus cinese”, e scatenando la reazione indignata della Cina: il portavoce del ministero degli Esteri Geng Shuang ha invitato “gli Usa a prendersi cura delle loro questioni”. Geng ha poi sottolineato come l’Oms e la comunità internazionale siano “chiaramente contrari a legare il virus a Paesi e regioni specifici e alla conseguente creazione di un marchio infamante”. La battaglia al coronavirus viene ormai definita da tutti una guerra, e in ogni guerra la propaganda ha sempre un ruolo preponderante. Ed è proprio in quest’ottica che vanno interpretate le parole di Trump sul “virus cinese”, parlando delle difficoltà economiche verso le quali andranno incontro gli Usa a causa del Covid-19. Nella guerra delle accuse, erano stati gli stessi cinesi, attraverso il ministro degli esteri Zhao Lijian, ad alimentare la teoria del complotto: secondo una teoria potrebbe essere stato l’esercito statunitense ad aver portato l’epidemia a Wuhan in occasione dei Giochi militari dell’ottobre 2019, tenutisi nella provincia dell’Hubei.
E a pagare il prezzo della propaganda potrebbero essere i cittadini americani di origine orientale. O almeno la loro paura è questa. E il timore che li sta spingendo ad acquistare armi per difendersi da eventuali cacce all’untore. Il sito che vende armi Ammo.com, ha registrato un’ impennata del 68% delle vendite, con ordini in particolare espansione in Florida, New York e Georgia. L’assalto quindi, almeno negli Usa, non è solo ai supermercati per comprare scatolame o disinfettanti.