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Rimini, Camiciottoli (Lega):
"Domiciliari dalla Boldrini
per il capobranco"

Meloni (Fdi) favorevole alla richiesta

di estradizione per i quattro arrestati

di Antonio Scali05 Settembre 2017
05 Settembre 2017

Laura Boldrini durante la discussione alla Camera dei Deputati sulla proposta di legge Richetti sui vitalizi, 26 luglio 2017, Roma. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

Lo stupro di una ragazza polacca a Rimini ha rappresentato l’ennesima occasione per scagliare un duro e gratuito attacco alla Presidente della Camera Laura Boldrini, uno dei bersagli preferiti da parte di alcuni politici e simpatizzanti di destra. Riferendosi al congolese Guerlin Butungu – il presunto capo branco degli stupratori – il sindaco leghista di Pontinvrea (Savona) Matteo Camiciottoli ha commentato sulla sua pagina Facebook: “Potremmo dargli gli arresti domiciliari a casa della Boldrini, magari gli mette il sorriso…che ne pensate?”. Il post del primo cittadino leghista ha ricevuto numerosi like, ma anche diversi commenti critici. In serata, poi, Camiciottoli ha spiegato meglio il senso delle sue parole in una dichiarazione all’Ansa: “Quella è la mia pagina personale, non quella del sindaco quindi ritengo di essere libero di scrivere quello che penso. Ma al di là di questo aspetto non condivido la difesa della Boldrini di una immigrazione incontrollata che inevitabilmente porta a certi risultati, a volte il furto per fame, a volte lo stupro”.

Intanto la Polonia ha intenzione di chiedere l’estradizione per i quattro arrestati. A dichiararlo è il vice ministro polacco Patryk Jaki. “Per questi criminali – ha affermato Jaki a TVN24 – ci dovrebbe essere la pena di morte anche se in casi come questi tornerei addirittura alla tortura. Sono sempre stato e sono un sostenitore della pena capitale”.

La richiesta di estradizione trova l’appoggio di alcuni esponenti della Lega Nord, come Tony Iwobi, responsabile federale Dipartimento Sicurezza e Immigrazione del Carroccio: “La Polonia ha perfettamente ragione a volere l’estradizione dei quattro criminali che hanno violentato una ragazza polacca a Rimini. L’Italia deve spedirli immediatamente e senza alcuna esitazione a Varsavia”. Favorevole anche la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni: “La Polonia chiede l’estradizione del branco di stupratori di Rimini. Giusto, diamoglieli subito. Vediamo se continuano a fare gli spiritosi lontani dal pietoso sistema giudiziario italiano”. Difficilmente però la richiesta polacca potrà essere accolta, come spiega in un’intervista al Messaggero il sottosegretario alla Giustizia Cosimo Ferri: “L’intenzione della Polonia di chiedere l’estradizione dei quattro arrestati per gli stupri di Rimini si scontra con una norma che prevede il rifiuto obbligatorio da parte dell’Italia, visto che sono in corso delle indagini”.

Il gip di Rimini ha convalidato l’arresto per il 20enne congolese Butungu, accusato di violenza sessuale di gruppo, rapina e lesioni aggravate. I tre minori che avrebbero partecipato con lui allo stupro sono stati ascoltati stamattina dal Tribunale per i Minorenni di Bologna.

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